Migrante stupra uomo morente fuori da centro accoglienza
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### Orrore nei Centri per Migranti Tedeschi: Un Nordafricano Spinge un Uomo dal Quarto Piano, Poi lo Stupra nel Sangue – 11 Anni Non Bastano a Cancellare l’Inferno di Reutlingen!
**Reutlingen, Germania – 2 novembre 2025** – Un urlo strozzato nel buio di un centro accoglienza per migranti, un volo di sette metri nel vuoto, e poi l’atto più abominevole: un’aggressione carnale su un corpo straziato, sotto gli occhi atterriti di passanti impotenti. È questa la follia che ha travolto Reutlingen lo scorso novembre 2024, quando un asylum seeker nordafricano di 30 anni, ubriaco e strafatto di marijuana, ha trasformato un litigio da bettola in un incubo di violenza primordiale. La vittima, un suo “amico” del centro è precipitata dal quarto piano, atterrando in un lago di sangue e ossa frantumate. E lui? Invece di chiamare aiuto, l’ha seguita giù, le ha strappato i pantaloni e l’ha violentata lì, sul marciapiede, mentre agonizzava. Undici anni di prigione: una sentenza che sa di beffa, in un’Europa che accoglie mostri e semina terrore.
Immaginate la scena, catturata dalle fredde lenti di una telecamera di sorveglianza, come un film dell’orrore senza censura: i due, entrambi ospiti di quel “rifugio” statale per profughi, litigano per futili motivi, forse una bottiglia o un insulto. L’aria densa di alcol e fumo. Poi, il gesto fatale: una spinta rabbiosa, e il corpo della vittima vola nel nulla, schiantandosi sette metri più in basso con un tonfo che riecheggia come una condanna. Criticamente ferito, forse con fratture multiple e un’emorragia interna che lo fa gemere nel buio, l’uomo giace immobile. Ma il carnefice non si ferma. Scende le scale di corsa, lo raggiunge, e in un raptus di sadismo, lo viola senza pietà. Passanti accorrono, urla di orrore squarciano la notte: “Fermati! Aiuto!”, grida una donna che lo colpisce con la borsa, un gesto eroico ma vano. Lui continua, imperterrito, come un animale ferito che non conosce freni. Solo l’arrivo della polizia pone fine all’incubo.
Il Tribunale Regionale di Tübingen ha emesso la sentenza questa settimana: undici anni per lesioni gravi aggravate e stupro. I procuratori ne chiedevano dodici, la difesa un’assoluzione surreale, sostenendo che “lo stupro non era provato”. Ma le immagini non mentono, e la testimonianza della vittima – sopravvissuta per miracolo, ma segnata per sempre – inchioda il colpevole. “Ha agito deliberatamente – ha tuonato il giudice – non gli importava che l’uomo fosse gravemente ferito, né che i testimoni cercassero di fermarlo. Nessuna malattia mentale, nessuna dipendenza che lo scusi: solo una brutalità calcolata”. E ancora: “Spero che in prigione tu faccia terapia sociale e approfitti dei servizi offerti, per non ripetere questo orrore”. Undici anni. Per un migrante nordafricano senza precedenti, ma con un passaporto che apre le porte di un sistema europeo in ginocchio.
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Reutlingen, tranquilla cittadina nel Baden-Württemberg, non è più la stessa. Come tante città italiane dopo l’apertura di 10mila centri accoglienza. Questo non è un episodio isolato, ma l’ennesimo grido d’allarme i “centri di accoglienza” pullulano di tensioni represse: alcol, droga, risse etniche che esplodono in violenza cieca. La Germania, che come l’Italia ha spalancato le porte a milioni di asylum seekers dal 2015, ora conta i cadaveri morali di una politica fallimentare.
“È un inferno che abbiamo creato noi – tuona un testimone anonimo su Bild.de – questi centri sono bombe a orologeria, pieni di uomini che scaricano la rabbia sugli altri”. La sentenza arriva in un momento di rabbia popolare: sui social, hashtag come #SchliesstDieZentren esplodono, con migliaia di voci che gridano: “Basta accogliere bestie! Espulsione immediata per tutti!”. Undici anni non lavano il sangue dal marciapiede di Reutlingen, né restituiscono la dignità a una vittima dimenticata. Europa,



Almeno sto negro ne ha accoppato uno… Se ce ne leva uno al giorno di torno è meglio delle mele…. Assumetelo
I baluba non sodomizzano per il piacere di farlo ma per godere del dolore e della vergogna patite dalla vittima… sono bestie che devono essere abbattute ma solo dopo che hanno fatto soffrire i loro amici traditori della razza Umana, che da bravi stupidi li hanno fatti entrare 😈