ONG Casarini rifiuta porto Livorno e sbarca 100 clandestini a Porto Empedocle

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By V novembre 5, 2025 11:52

ONG Casarini rifiuta porto Livorno e sbarca 100 clandestini a Porto Empedocle

In un’Italia invasa da orde di clandestini che calpestano le nostre leggi e la nostra sovranità, la nave della ONG Mediterranea Saving Humans – nient’altro che un covo di trafficanti travestiti da benefattori – ha vomitato altri 92 immigrati illegali a Porto Empedocle, ignorando bellamente l’ordine di attraccare a Livorno. Non è un incidente, è la routine di un sistema putrido dove le millantate promesse del governo Meloni – blocco navale, porti sbarrati a queste carrette del mare – sono evaporate come fumo, lasciando i nostri porti come postriboli aperti ai moderni schiavisti che scaricano la loro merce umana per incassare i lauti guadagni.

La farsa si consuma nel Mediterraneo centrale, con tre operazioni di “recupero” tra domenica e lunedì: la *Mediterranea*, pilotata da questi pseudoumanitari, ha caricato a bordo 92 clandestini, inclusi 31 minori non accompagnati come gli stupratori di Catania e di tante altre città. Ma non illudiamoci: questi non sono naufraghi innocenti, sono invasori che pagano migliaia di euro ai loro aguzzini per irrompere illegalmente nelle nostre terre, prosciugando risorse e seminando caos. Il Viminale, con la sua ipocrita “redistribuzione” per non far esplodere i porti del Sud già al collasso, indica Livorno come meta: oltre 1.200 km di distanza, quattro giorni di navigazione sotto Maestrale furioso con venti oltre i 20 nodi e onde che superano i due metri. Un’agonia calcolata per scoraggiare? Macché, solo un pretesto per continuare il gioco.

E la *ONG*? Non ha battuto ciglio. Il comandante, un criminale con la tessera da filantropo, ha tirato fuori lo “stato di necessità” – la scusa trita e ritrita per ogni scorribanda illegale – e ha forzato l’ormeggio a Porto Empedocle, in piena Sicilia, senza un briciolo di autorizzazione. Tre ore di tira e molla grottesco: all’inizio, le autorità spingevano per trasbordare solo i minori, lasciando la nave a veleggiare verso Livorno con i 61 adulti – altri clandestini da sbattere fuori. Ma la Procura per i minorenni di Palermo, con il suo buonismo tossico, ha imposto lo sbarco immediato dei deboli per “motivi igienico-sanitari e psicologici”, ammettendo la loro “fragilità estrema”. Risultato? Tutti i 92 sbarcati, sette in pronto soccorso per emergenze e trenta da tenere d’occhio come bombe a orologeria. Il medico di bordo, Gabriele Risica, piange miseria: minacce di autolesionismo per paura di rimpatri (che meriterebbero tutti), traumi da “incubo” e freddo letale che poteva trasformare la nave in un freezer per clandestini. Pietà? Solo ipocrisia: questi “traumi” sono il prezzo del loro ingresso illegale, non un lasciapassare per l’Italia.

E lo Stato italiano? Un gigante con i piedi d’argilla, complice per viltà. Zero fermi immediati, zero sequestri, solo chiacchiere da bar mentre la Capitaneria di Porto Empedocle cede alle pressioni di questi trafficanti seriali. Questo non è “soccorso”: è un racket spudorato, un taxi del mare che scarica clandestini per soldi, sapendo che il peggio è un misero fermo di venti giorni prima di ripartire con le tasche piene di donazioni e una magistratura complice che azzera ogni sanzione. Le ONG come Mediterranea – e il tweet furioso di Francesca Totolo lo inchioda – non salvano vite: le comprano e le vendono, trasformando il nostro mare in un’autostrada per l’invasione.

Peggio ancora, la Mediterranea Saving Humans di Luca Casarini – quel relitto dei centri sociali, ex terrorista urbano che si spaccia per santo laico – è sotto processo proprio ora per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, aggravato dal lucro: un’accusa che grida al cielo per aver intascato 125mila euro nel 2020 con la Mare Jonio, trasbordando 27 clandestini da una nave mercantile maltese e scaricandoli illegalmente in Italia senza un documento. È il primo processo contro un’ONG per questi “soccorsi” fasulli, un monito che dovrebbe inchiodarli al muro, ma questi parassiti continuano a navigare impuniti, vomitando invasori mentre il governo Meloni, con le mani legate da ideologia e burocrazia, assiste al massacro senza muovere un dito, tradendo il blocco navale urlato in campagna per non inimicarsi i poteri forti.

Torniamo al tradimento puro: Giorgia Meloni, dall’opposizione, ruggiva contro il “buonismo” letale dei predecessori. “Porti chiusi alle ONG!”, sbraitava nel 2019, puntando il dito su Renzi come zerbino dei trafficanti. Evocava un “blocco navale” per annientare l’invasione, giurando di “affondare” (e stavolta sul serio) queste navi nemiche del popolo italiano. Nel 2022, in piena campagna: “Basta taxi del mare, sbarrate i porti e mandate una task force a intercettare le partenze libiche”. E oggi? Dal febbraio 2023, 29 fermi alle ONG per 700 giorni di blocco: un cerino acceso in un oceano di fallimenti. Le partenze dilagano, gli sbarchi impazzano, i permessi di soggiorno schizzano alle stelle come mai prima, mentre i clandestini si radicano, rubando lavoro, casa e futuro ai nostri figli.

Il governo ha virato di bordo nel peggiore dei modi: niente blocco navale con Marina e Frontex a presidiare Libia e Tunisia, solo una ridicola redistribuzione che sfianca i porti del Sud e umilia – sì, umilia – questi invasori che pretendono tutto gratis. Lampedusa è un campo di battaglia perso, con migliaia di arrivi da settembre, e i rimpatri? Un’illusione svanita nelle aule dei “togati rossi” che smontano ogni decreto come birilli. I porti? Aperti come latrine alle carrette delle ONG, che trafficano disperati sotto la foglia di fico dell’umanitarismo, pisciando sul diritto internazionale che invocano solo per i loro scopi.

Basta con queste fesserie! Quando l’Italia rialzerà la cresta contro questi trafficanti e i loro clandestini, come urla a ragione Francesca Totolo nel suo post che infiamma la rete? È tempo di affondare queste navi marce, di multarli fino al fallimento, di rimpatriarli in catene e di imporre quel blocco navale che ci avevano giurato. Altrimenti, il voto del 2022 è stato una fregatura colossale: non guardiani della nazione, ma venduti all’invasione che sta strangolando l’Italia. Meloni, i tuoi elettori ribollono. Colpisci duro, o vattene a casa.

ONG Casarini rifiuta porto Livorno e sbarca 100 clandestini a Porto Empedocle ultima modifica: 2025-11-05T11:52:00+00:00 da V
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By V novembre 5, 2025 11:52
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2 Comments

  1. xx novembre 5, 13:37

    Ma si tanto o Livorno o Porto Empedocle non cambia nulla.
    Il Governo ha fallito e basta.

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  2. Kurly novembre 5, 17:01

    Buffoni, aspettiamo ancora il rimpatrio immediato di questi parassiti , l’arresto di questi trafficanti e l’affondamento di tutte le carrette delle varie ONG. Alle lunghe arriveremo ad un punto di rottura che sfocerà in una guerra razziale; la nostra terra DEVE ritornare a noi italiani ! 😡😡😡💪💪💪👊👊👊

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