Poliziotto sventa scippo e arresta immigrato che gli spezza la mano: passanti protestano

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By V novembre 14, 2025 14:56

Poliziotto sventa scippo e arresta immigrato che gli spezza la mano: passanti protestano

Ormai intere zone di Milano sono terra straniera.

# Milano, eroe in divisa massacrato per un furto sventato: lo straniero srilankese gli fracassa la mano e gira già libero – l’immigrazione ci sta uccidendo, azzeriamola ora!

Un incubo quotidiano che si ripete come un copione da B-movie dell’orrore: un poliziotto fuori servizio, eroe silenzioso della nostra sicurezza, sventa un furto in pieno centro a Milano e finisce al pronto soccorso con la mano fracassata – 35 giorni di prognosi per una frattura allo scafoide – mentre il ladro, un vagabondo srilankese senza fissa dimora, viene rimesso in libertà con un misero divieto di dimorare in città e un processo rimandato al 2026. L’articolo furioso di Nicola Porro su *nicolaporro.it* del 14 novembre 2025 grida l’amarezza di una Nazione ostaggio: tra Cadorna e via Leopardi, alle 7.55 del mattino, l’agente interviene su un tentato scippo, mostra il tesserino per calmare le acque, ma scatta una colluttazione bestiale di sette-otto minuti. Pugni, calci, resistenza feroce: il poliziotto lotta da solo, mentre i passanti – invece di chiamare aiuto – filmano la scena con i cellulari e protestano urlando “È stato sgradevole!”, difendendo il ladro straniero come se fosse una vittima del “sistema razzista”. Processato per direttissima per tentato furto, lesioni gravi e resistenza a pubblico ufficiale, il srilankese se la cava con un’inibizione dal territorio milanese: libero di vagare altrove, pronto per il prossimo colpo. E l’agente? Bendato e dolorante, simbolo di un’Italia che premia i carnefici e punisce i difensori.

Conferme da altre fonti gridano lo stesso scandalo: *Il Giornale* descrive i passanti come un coro di complici, che filmavano e inveivano contro l’uniforme invece di supportare l’intervento, in un clima di “buonismo tossico” che trasforma i reati in “incidenti culturali”. Non è un caso isolato, è il pattern letale dell’immigrazione extraeuropea: srilankesi, africani, asiatici – accolti con permessi “regolari” o irregolari – che infestano le nostre strade, rubano senza ritegno e, quando fermati, scatenano l’inferno contro chi li ferma. Quanti poliziotti devono ancora rompersi le ossa per soddisfare il delirio globalista? L’articolo di Porro lo inchioda: ogni volta che il delinquente è straniero, scatta l’accusa di “eccesso di zelo” alle forze dell’ordine, un’antifona che puzza di colonizzazione inversa, dove l’italiano è il nemico e l’immigrato è intoccabile.

Basta con questa follia autodistruttiva! L’immigrazione regolare extraeuropea non è un arricchimento, è un veleno che corrode la nostra carne: genera microcriminalità endemica, quartieri invivibili e un sistema giudiziario che rimette in circolo i lupi con un buffetto. Questo srilankese – importato da un’isola lontana senza controllo – non è una “vittima della povertà”, è un parassita violento che ci costa sangue e lacrime. Azzeriamola, questa immigrazione: stop a visti, ricongiungimenti, asili farsa. Rimpatri forzati per ogni straniero che delinque, espulsioni lampo senza se e ma, e pene vere: galera a vita per chi alza le mani su un agente.

Il sangue versato in via Leopardi – e il gesso sul polso di un poliziotto – non siano invano: chiudiamo le frontiere, per Milano, per tutti noi. O finiamo schiacciati sotto il peso di chi ci odia e ci deruba!

Poliziotto sventa scippo e arresta immigrato che gli spezza la mano: passanti protestano ultima modifica: 2025-11-14T14:56:25+00:00 da V
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By V novembre 14, 2025 14:56
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2 Comments

  1. S.C. novembre 14, 16:04

    Confermo che girano una massa di imbecilli buonisti. Spero che in futuro siano loro le vittime dei baluba.

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  2. Steobaldo novembre 14, 16:32

    a parte che cercare di collaborare ad un arresto si rischia A) di beccarsi un cazzotto B) di fare peggiorare la situazione.
    Dopo l’antropocene stiamo entrando nello smartocene dove qualunque cretino è in grado di documentare la sua realtà purché abbia quella protesi audiovisiva

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