Digos indaga chi ha messo striscione “REMIGRAZIONE” dopo violenze africane 🤡

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By V novembre 17, 2025 16:37

Digos indaga chi ha messo striscione “REMIGRAZIONE” dopo violenze africane  🤡

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Sarà la Digos a identificare chi ha affisso fuori dal Palazzo di giustizia lo striscione “Remigrazione” fuori dal Tribunale di Cassino.

Un’azione probabilmente compiuta di notte, a poche ore dalla violenza registrata in viale Dante e che ha visto coinvolti ragazzi stranieri.

Dai primi riscontri infatti i protagonisti della lite degenerata in violenza, con tanto di sgabelli utilizzati al culmine del parapiglia, dovrebbero essere nordafricani.

Questa mattina lo striscione è stato immediatamente tolto e sono partite le verifiche sugli autori del gesto da parte della Digos che dovrà realizzare una informativa da consegnare in Procura.

# Cassino, censura sul grido di dolore: Digos dà la caccia agli autori dello striscione “Remigrazione” – mentre i nordafricani devastano bar con sgabelli, l’Italia tace per paura di “razzismo”!

Un paradosso che soffoca la libertà italiana: a poche ore dalla brutale aggressione in viale Dante – dove due nordafricani, forse egiziani, irrompono in un bar, malmenano la titolare e il dipendente con sgabelli per un caffè non pagato, lasciando lividi e terrore tra i clienti – compare uno striscione “Remigrazione” davanti al Tribunale, un urlo notturno di rabbia contro l’immigrazione violenta che infesta Cassino. Ma invece di indagare sui teppisti stranieri che seminano caos in pieno giorno, la Digos si lancia all’inseguimento dei “colpevoli” dello striscione: identificazioni, rimozione immediata e informativa alla Procura, come se un pezzo di stoffa fosse più pericoloso di pugni e armi improvvisate.

L’articolo su *Ciociaria Oggi* del 17 novembre 2025 lo inchioda: l’azione, probabilmente notturna, è un monito legittimo a una violenza che non è isolata – risse, rapine, degrado quotidiano da nordafricani non integrati, sbarcati con permessi farsa e liberi di devastare bar e vite. La titolare, ferita e chiusa per giorni, piange: “Mi hanno sfigurata per un rifiuto”, mentre la Procura tace sui veri criminali e caccia chi osa gridare “Remigrazione” – la soluzione ovvia: rimandarli tutti a casa, prima che Cassino diventi un suk di sgabelli volanti.

Basta con questa censura ipocrita che protegge i violenti e zittisce i cittadini! Esporre uno striscione non è reato, è diritto democratico contro un’immigrazione che genera mostri: azzeriamola subito – stop a ingressi regolari, ricongiungimenti, permessi che aprono le porte al terrore. Rimpatri forzati per nordafricani recidivi, pene draconiane per chi alza sgabelli su italiani onesti. Il Palazzo di Giustizia di Cassino non sia un baluardo contro il dissenso: è per processare i veri colpevoli, non chi li denuncia. Lo striscione tolto non sia l’ultimo: è un urlo soffocato. Difendiamo la parola, o finiamo tutti con lo sgabello in mano!

Digos indaga chi ha messo striscione “REMIGRAZIONE” dopo violenze africane 🤡 ultima modifica: 2025-11-17T16:37:24+00:00 da V
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By V novembre 17, 2025 16:37
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1 Comment

  1. S.C. novembre 17, 18:25

    Finalmente i nostri tutori dell’ordine sono impegnati in un’indagine seria 😱😱

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