Immigrati la stuprano per strada, giornali li spacciano per italiani

V
By V dicembre 1, 2025 12:52

Immigrati la stuprano per strada, giornali li spacciano per italiani

### Genova, lo Stupro di Ferragosto Nascosto: “Due Ventenni Genovesi” che in Realtà Sono Albanese e Capoverdiano – La Censure dei Media che Protegge i Mostri

Genova, notte di Ferragosto 2024.
Corso Italia, cuore pulsante della movida ligure, fuori dalla discoteca Estoril.
Una ragazza italiana, poco più che trentenne, barcolla ubriaca dopo una serata tra amici.
Non sa che quel passo falso la consegnerà all’inferno.

Due “ventenni genovesi” – così li definisce il titolo di Genova24.it, con quella puzza di omertà – la spingono a terra, le afferrano i capelli, la immobilizzano.
La costringono a subire atti sessuali degradanti, uno dopo l’altro.
Peggio: uno dei due, eccitato dal suo sadismo, estrae il telefono e filma l’orrore in videochiamata a un amico, vantandosi come un trofeo di caccia.
La vittima, annichilita, striscia via tra le lacrime.
Arriva in ospedale con lesioni evidenti: lividi, graffi, traumi che urlano violenza.
Il codice rosso scatta immediato, la polizia avvisata.
Il giorno dopo, la Squadra Mobile di Genova li rintraccia e li arresta.

Sette anni di reclusione ciascuno: è la condanna inflitta il 29 novembre 2025 dal Tribunale di Genova, GIP Caterina Lungarano, per violenza sessuale di gruppo e lesioni aggravate.
Una pena superiore a quella chiesta dall’accusa – un piccolo miracolo in un sistema giudiziario spesso tiepido.
Assolti solo per il video: non si configura diffamazione, dicono i giudici.
Ma la vittima, difesa dall’avvocato Stefano Silvestri, ha ottenuto giustizia formale.
O almeno così sembra.

Perché il vero orrore non è solo lo stupro, ma il velo di Maya steso dai media.
Quei “due ventenni genovesi” non sono né genovesi né italiani.
Verso la fine dell’articolo – nascosto come una nota a piè di pagina, per chi ha lo stomaco di arrivare fin lì – emerge la verità: un albanese di 21 anni e un capoverdiano di 22, entrambi residenti a Genova ma originari di terre lontane, importati qui con permessi di soggiorno che dovevano “arricchirci”.
Non un raptus giovanile nostrano, ma l’ennesimo capitolo di un’immigrazione che semina mostri nelle nostre notti.

Immagine:
![Articolo Genova24 con evidenziazione](https://pbs.twimg.com/media/G7EfNMpWEAAU1-R.jpg)
*(L’articolo incriminato: “due ventenni genovesi” in giallo, come una beffa che brucia gli occhi.)*

Questa è la manipolazione quotidiana, il “fact-checking” al contrario.
I titoli gridano “italiani” per non “stigmatizzare”, mentre il 40% degli stupri in Italia – dati Viminale 2025 – è opera di stranieri che sono solo il 9% della popolazione.
A Genova, con il 15% di residenti non UE, la movida si è trasformata in trappola: albanesi, capoverdiani, marocchini che arrivano con i decreti flussi, si integrano nei bar e poi devastano vite.
La vittima? Una donna italiana che voleva solo ballare, finita con l’anima spezzata e il corpo segnato.
E i carnefici? Condannati sì, ma dopo mesi di indagini, con l’opinione pubblica ingannata da un “genovesi” che sa di bugia.

Basta con questa ipocrisia.
I media devono smetterla di censurare la nazionalità: non è razzismo, è trasparenza.
Se “ventenni genovesi” significa albanese e capoverdiano, ditelo subito, non in calce come un segreto sporco.
Altrimenti, state complici: proteggete i violentatori per non “offendere” l’immigrazione, sacrificando le donne italiane sull’altare del multiculturalismo.
La prossima volta che una ragazza esce per una birra, pensate a lei: meritava due mostri o due italiani?
No, meritava sicurezza.
E noi meritiamo titoli onesti, non eufemismi che ci rendono complici.
Genova piange, l’Italia si indigna.
È ora di espellere chi ci stupra, non di nasconderlo dietro “genovesi”.

Immigrati la stuprano per strada, giornali li spacciano per italiani ultima modifica: 2025-12-01T12:52:00+00:00 da V
V
By V dicembre 1, 2025 12:52
Write a comment

1 Comment

  1. xx dicembre 1, 13:20

    Non avevo dubbi che fossero stranieri, ma non lo hanno detto…

    Reply to this comment
View comments

Write a comment

Fai clic qui per annullare la risposta.

Your e-mail address will not be published.
Required fields are marked*

Immagini a presentazione articoli sono illustrative a meno di specifico termine 'FOTO'