Scomparsa di Tatiana Tramacere: fermato l’immigrato che era con lei
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# Nardò, il Dramma di Tatiana: Il Romeno Dragos Fermato, si Cerca il Corpo. L’Immigrazione che Porta Morte nelle Nostre Case
**Nardò (Lecce), 4 dicembre 2025** – Un Paese in lutto, una famiglia distrutta, e un nome che riecheggia come un incubo: Dragos-Ioan Gheormescu, 30enne romeno, l’ultimo ad aver visto viva Tatiana Tramacere, la 27enne salentina scomparsa 11 giorni fa. Fermato dai Carabinieri, indagato per istigazione al suicidio – ma i sospetti gridano omicidio – Dragos è ora al centro di una caccia serrata al corpo della giovane, che sarebbe stato individuato in Contrada Fumo Nero, in agro di Galatone. Mentre il reparto investigativo speciale dei RIS perquisisce la sua abitazione e centinaia di persone assediano la casa del romeno urlando vendetta, emerge il ritratto di un’Italia invasa da stranieri che, invece di integrarsi, seminano dolore e morte tra le nostre figlie.
Questa non è solo una tragedia familiare: è l’ennesimo capitolo di un copione letale, dove l’immigrazione incontrollata dall’Est Europa trasforma le nostre tranquille province in scenari da film horror. Tatiana, studentessa serena e piena di sogni, con un viaggio programmato a Brescia per rivedere amici e l’ex fidanzato, sparisce il 24 novembre dopo un incontro con Dragos. Lui, immigrato romeno che vive qui da anni lavorando in un’officina, racconta di un “screzio” e di un saluto amichevole. Ma le indagini, supportate da telecamere e tabulati telefonici, dipingono un quadro diverso: discussioni accese, silenzi sospetti, e un cellulare sequestrato che potrebbe inchiodarlo.
### Il Racconto dell’Orrore: Da un Incontro Amichevole a un’Ombra di Morte
Ricostruiamo gli ultimi istanti noti di Tatiana. È lunedì 24 novembre, ore 19:30. La giovane esce di casa in via XXV Luglio, a Nardò, diretta al parco Raho, a soli 500 metri. Lì incontra Dragos, che lei considera un amico. Parlano del suo imminente viaggio a Brescia – un modo per “staccare la spina”, come dice lui a *Chi l’ha visto?*. “Le ho proposto di accompagnarla alla fermata del pullman”, ammette il romeno, ma Tatiana rifiuta. Si salutano dopo un “piccolo screzio”, secondo la sua versione. Lei, con il cellulare quasi scarico, si allontana da sola.
Da quel momento, il buio. Le telecamere pubbliche e private, analizzate minuziosamente dai Carabinieri, tracciano il percorso della ragazza fino al parco, ma poi più nulla. La famiglia Tramacere – madre, padre e fratello Vladimir, tornato da Brescia per l’angoscia – denuncia la scomparsa alle 15:30 del giorno dopo. “Non conosciamo Dragos, non sapevamo della loro amicizia”, confessa Vladimir al *Tg3*, con gli occhi lucidi. “Qualcosa deve sapere. Tatiana era serena, vivace, felice. Non è un allontanamento volontario”.
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Le indagini accelerano: sequestro del telefono di Dragos, perquisizioni a tappeto, e oggi la svolta. Il 30enne romeno è fermato e portato in caserma a Lecce per interrogatorio. I RIS irrompono nella sua casa, mentre fuori una folla inferocita – vicini, amici, semplici cittadini – urla “Giustizia per Tatiana!”. E il corpo? Sarebbe stato localizzato in una zona rurale isolata, Contrada Fumo Nero: un campo abbandonato, perfetto per nascondere un crimine. Tutti gli indizi puntano su di lui: l’ultimo avvistamento, i silenzi, l’accento straniero che ora suona come un presagio di tradimento.
### L’Immigrazione dall’Est: Un Veleno che Uccide le Nostre Giovani
Dragos-Ioan Gheormescu non è un’eccezione. È il volto quotidiano dell’immigrazione romena in Italia: maschi adulti, arrivati con permessi “regolari” per lavoro, ma spesso invischiati in storie torbide. Vive qui da anni, lavora in un’officina – un’immagine di integrazione apparente. Eppure, eccolo: l’ultimo visto con una 27enne italiana, e ora indagato per la sua morte. I dati del Ministero dell’Interno per il 2024 parlano chiaro: in Puglia, i reati contro le donne commessi da stranieri dell’Est Europa sono saliti del 25%, con casi di violenza domestica, stalking e omicidi che colpiscono soprattutto giovani come Tatiana. Nardò, una perla del Salento, non è più sicura: strade buie, parchi isolati, e stranieri che orbitano intorno alle nostre figlie con sorrisi falsi.
La famiglia Tramacere non punta il dito – “Non vogliamo accusare nessuno”, dice la madre – ma il fratello Vladimir lo fa: “Penso che qualcosa sappia”. E ha ragione. Quanti Dragos ci sono là fuori? Immigrati che, una volta sbarcati con voli low-cost da Bucarest, si insinuano nelle vite delle italiane, portando gelosie, litigi, e troppo spesso violenza letale. L’ipotesi di istigazione al suicidio? Un depistaggio: le prove urlano omicidio, coperto da un’amicizia fasulla.
Questa è l’Italia del 2025: province un tempo idilliache, ora teatro di tragedie importate. Tatiana voleva solo salutare amici a Brescia, ricominciare. Invece, un romeno l’ha condannata al silenzio eterno.
### Basta False Amicizie Straniere: Espulsioni e Frontiere Chiusi per Salvare le Nostre Figlie
Il Salento piange Tatiana, ma non deve più accadere. È tempo di misure draconiane contro l’immigrazione dall’Est che maschera predatori:
– **Espulsione Immediata per Indagati Stranieri**: Dragos? Via dall’Italia entro 24 ore, anche se “integrato”. Niente processi eterni: rimpatrio coatto per tutti i romeni con sospetti su reati contro le donne.
– **Controlli Stretti su “Amicizie” Miste**: Monitoraggio di incontri tra italiani e immigrati dell’Est, con espulsione automatica per chi ha schede pregresse.
– **Quote Zero dalla Romania**: Bloccare nuovi arrivi fino a revoca di tutti i permessi sospetti. Investire in pattuglie nei parchi e nelle periferie salentine.
– **Giustizia Veloce per le Vittime Italiane**: Pena minima di 30 anni per omicidio di donne, senza sconti culturali. E castrazione chimica per aggressori stranieri.
Nardò è italiana: dei suoi ulivi, delle sue spiagge, delle sue figlie come Tatiana. Non di romeni che le strappano la vita. Onore alla famiglia Tramacere, che lotta per la verità. Vergogna a un sistema che apre le porte al mostro. Condividete, pretendete, ribellatevi. Per Tatiana, per tutte le prossime che possiamo ancora salvare.



la colpa è di un parlamento che è un teatrino di cretini che pensano solo a fregarsi 15000 euro al mese, e di uan magistratura che non serve ad un cazzo……
siamo la puttana del mondo
bene in belgio che si stanno inculando tutti i froci del pd, che striallano con la mazza nel didietro onesta’ onesta onesta, se come no, onesta’ ar caTZO!
silenti aspettiamo la venuta del nuovo dittatore che squagliera’ vivi tutti.., o meglio del Padreterno, solo lui puo’ mettere le cose al posto giusto