Maranza come terroristi minacciano l’Italia: “Liberare chi rapina”
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### L’Ennesima Ipocrisia del Buonismo: “Razzisti Italiani” o Baby Gang Straniera?
**Pordenone, 19 dicembre 2025** – Ancora una volta, la narrazione mediatica crolla come un castello di carte. Ricordate la storia della rapina ai danni di un minorenne afgano, profugo indifeso, aggredito con un coltello nella stazione di Pordenone? I soliti commentatori si affrettarono a dipingere il quadro: “giovani italiani razzisti” che attaccano il povero migrante. Ma la realtà, come sempre, è ben diversa.
I quattro arrestati – responsabili di una doppia rapina brutale la sera del 14 dicembre – si chiamano **Omar, Kivo (o Kiyine), Ahmod (o Mahmod), Nassim**. Nomi che non suonano esattamente come “Giovanni” o “Marco”. Tre maggiorenni finiti in carcere, un 16enne in una struttura minorile. E mentre loro marciscono dietro le sbarre (giustamente), ecco spuntare le scritte sui muri del carcere e in stazione: **”Free Omar”, “Free Kivo”, “Free Nassim”, “Free Mahmod”, “Tutti liberi”**.
Una vera e propria **sfida alle istituzioni**: amici e complici della baby gang che imbrattano i muri per chiedere la liberazione immediata, rompono il citofono del carcere pretendendo di entrare, e si fanno beffe della giustizia. Il Gazzettino parla chiaro: “Liberateli”. Un gruppo di giovanissimi, molti dei quali stranieri o di origine immigrata, che si sente intoccabile.
La vittima? Un ragazzo afgano minorenne, avvicinato, minacciato con un coltello, derubato dello zaino e del cellulare. Due volte in poche ore, per umiliarlo ulteriormente. E i colpevoli? Una baby gang multietnica, con nomi che gridano origini nordafricane o mediorientali, radicata nella zona della stazione, nota per pestaggi e rapine.
Ma dove erano i media quando serviva dire la verità? Silenzio sulle generalità, omissioni sulle origini, pronti a evocare il “razzismo italiano” per un nonnulla. Ora che i nomi sono usciti – Omar, Kivo, Ahmod, Nassim – il quadro è lampante: **non italiani razzisti, ma l’ennesima gang di immigrati o figli di immigrati che terrorizza le nostre città**.
Quante volte ancora dovremo assistere a questa farsa? Profughi che diventano prede… o predatori? Politiche di accoglienza cieca che importano violenza, baby gang impunite che sfidano lo Stato, e una sinistra che piange solo quando fa comodo.
**Basta con l’ipocrisia!** I veri razzisti sono quelli che negano la realtà per non disturbare il mantra del “benvenuto a tutti”. Espulsioni immediate per i delinquenti stranieri, tolleranza zero per le gang, protezione reale per i cittadini italiani e per chi arriva onestamente.
Pordenone è solo l’ultimo esempio. L’Italia non può più essere il parco giochi di chi viene qui per rapinare, minacciare e sfidare le leggi. Svegliamoci, o saranno i nostri figli a pagare il prezzo più alto.
(Fonti: Il Gazzettino, Messaggero Veneto, QDPnews – articoli del 17 dicembre 2025)
“Omar, Kivo, Ahmod, Nassim”
Ma non erano tutti giovani italiani razzisti i responsabili della rapina sotto la minaccia di un coltello ai danni di un profugo afgano minorenne? pic.twitter.com/BNAXXpCwWk
— Francesca Totolo (@fratotolo2) December 19, 2025


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