Ragazza massacrata a calci da immigrato per strada: «Piangeva e gli urlava ‘Mi stai uccidendo’»
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### Terrore a Favaro Veneto: Straniero Ubriaco Picchia Selvaggiamente una Ragazza in Piazza, Lei Urla «Mi Stai Uccidendo!»
**Favaro Veneto (Venezia), 19 dicembre 2025** – Una scena da incubo nel cuore della notte, in piazza Angelo Pastrello, davanti al municipio: una giovane donna stesa a terra, calci in faccia e sulla schiena, urla disperate che squarciano il silenzio: **«Basta, mi stai uccidendo, mi stai uccidendo!»**. L’aggressore? Un **uomo straniero**, ubriaco fradicio, con un giubbotto giallo catarifrangente, che barcolla e parla una lingua incomprensibile. I residenti, affacciati alle finestre, assistono impotenti e chiamano la polizia.
La ragazza, in preda al terrore, riesce miracolosamente a rialzarsi e a fuggire di corsa, scomparendo nella notte. Lui, invece, resta lì: esagitato, fuori di sé, probabilmente sotto l’effetto di alcol o peggio. Arrivano quattro volanti della Polizia di Stato, lo fermano davanti all’hotel Ducale. Risultato? Denunciato solo per **resistenza a pubblico ufficiale**. Per il pestaggio brutale? Nulla. Motivo: la vittima è scappata, non si è fatta trovare, e non ci sono “elementi sufficienti”.
**Un altro scandalo di impunità!** Un predatore straniero, chiaramente alterato, aggredisce una donna italiana in pieno centro, la massacra di botte urlando frasi da film dell’orrore, e la fa franca perché lei, traumatizzata, fugge per salvarsi la vita. La polizia arriva, lo identifica grazie al giubbotto fluo, ma non può contestare il pestaggio. E lui? Libero di tornare a colpire, magari la prossima volta finendo il lavoro.
Quante volte ancora? Stranieri ubriachi o drogati che trasformano le nostre piazze in zone di guerra, donne italiane ridotte a prede, residenti che devono chiamare le forze dell’ordine per scene di violenza importata. Favaro Veneto, un tempo quartiere tranquillo, ora terra di nessuno dopo il tramonto. L’immigrazione senza regole porta questo: alcol, furia cieca, aggressioni gratuite contro le nostre donne.
**Basta buonismo!** Identificazione immediata, espulsione per i delinquenti stranieri, tolleranza zero per chi arriva qui e invece di rispettare le leggi semina terrore. La ragazza fuggita chissà dove, piangente e terrorizzata, è il simbolo di un’Italia che non protegge più i suoi cittadini. Dove sono i controlli? Dove la certezza della pena?
I residenti si chiedono: sta bene quella giovane? Qualcuno l’ha aiutata? O è sola con il suo trauma, mentre il suo aggressore ride dell’impunità? Svegliamoci: confini chiusi, rimpatri immediati, sicurezza prima di tutto. Prima che un’altra urli «Mi stai uccidendo»… e non riesca a scappare.
(Fonti: Testimonianze residenti riportate su Veneziatoday.it e Il Gazzettino – 19 dicembre 2025)


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