Scuola annulla i canti di Natale per non fare arrabbiare i musulmani
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Il problema è di fondo: ci sono troppi musulmani in Italia. Tempo di azzerare l’immigraizone islamica regolare, altrimenti il Natale sarà vietato nel giro di una generazione.
### L’Italia Sotto Assedio Culturale: Il Natale Cancellato per Non “Offendere” l’Islam
**20 Dicembre 2025** – L’Italia sta vivendo un Natale sotto attacco. Non solo vandali che mutilano e bruciano presepi in tutta la penisola, ma un’onda di autocensura che, in nome dell'”inclusione”, sta cancellando le nostre tradizioni cristiane più radicate. L’ultimo episodio shock arriva da **Bagno a Ripoli**, vicino Firenze, dove una scuola elementare ha annullato i cori religiosi natalizi perché “esclusivi”, lasciando fuori troppi bambini. Ma dietro questa scusa si nasconde una realtà drammatica: la dittatura delle minoranze, alimentata dall’immigrazione islamica regolare, sta erodendo l’identità italiana.
Come riportato in un articolo del 19 dicembre 2025, alla scuola Enriques Agnoletti del Padule, un concerto di canti natalizi religiosi preparato da un insegnante è stato bloccato all’ultimo minuto. Fratelli d’Italia ha denunciato l’accaduto, con il consigliere regionale Matteo Zoppini che tuona: “Vietare i canti natalizi dentro una scuola perché ritenuti religiosi è una vergogna”. La scuola si difende dicendo che su 77 bambini, 28 non frequentano l’ora di religione e “anche loro avevano diritto a cantare”. Risultato? Il professore ha spostato l’esibizione fuori dalla scuola, in piazza, per non “escludere” nessuno.
Ma chi sono questi bambini “esclusi”? In gran parte figli di immigrati da paesi islamici, dove il Natale è considerato “haram” (proibito). Questo episodio non è isolato: è l’ennesimo tassello di una sostituzione culturale in atto, come denunciato da Voxnews in una serie di articoli recenti.
A Milano, alla scuola primaria Moscati, i bambini sono stati **costretti a cantare una canzone di Natale in arabo**, dedicata ai bambini palestinesi, al posto dei classici come “Tu scendi dalle stelle” o “Astro del ciel”. Un genitore ha protestato: “In una scuola con studenti prevalentemente italiani, imporre l’arabo per non offendere?”. Eppure, l’insegnante di musica ha scelto questa via, trasformando la festa cristiana in un evento politicizzato.
A Reggio Emilia, alla scuola San Giovanni Bosco, hanno **cancellato la parola “Gesù”** dai testi di “Din Don Dan”, cambiando versi come “Oggi è nato il buon Gesù” in frasi neutre. Motivo? Non offendere i musulmani, che rappresentano il 25-30% degli alunni. Stesso copione a Castel Goffredo (Mantova), dove “Buon Natale in allegria” è diventato laico per evitare di “turbare” i musulmani.
A Savona, l’amministrazione PD ha **vietato il presepe in Comune** per “inclusione” e rispetto alle “altre confessioni religiose”, ovvero principalmente l’Islam. E a Chiuduno, il sindaco di sinistra ha imposto di celebrare il Natale “rispettando l’Islam”, rimuovendo da scuole e decorazioni ogni riferimento a Maria, Giuseppe, Gesù e la Natività.
Nel frattempo, i presepi fisici vengono **mutilati, bruciati e distrutti** in tutta Italia: da Brescia a Lugo di Ravenna, da Scandiano a San Gimignano. Voxnews parla di un “assedio” sistematico, con vandali che inneggiano ad Allah mentre profanano simboli cristiani.
Tutto questo mentre l’immigrazione regolare da paesi islamici continua senza freni: centinaia di migliaia di permessi di soggiorno, ricongiungimenti familiari, tassi di natalità doppi rispetto agli italiani. Entro pochi decenni, proiezioni demografiche indicano che i musulmani potrebbero diventare una minoranza dominante in molte città, rendendo il Natale un ricordo del passato.
È questa la “inclusione” che vogliamo? Una sottomissione culturale dove la maggioranza italiana deve chinare la testa per non “turbare” chi arriva da culture incompatibili con le nostre radici cristiane? Basta autocensura! Fermiamo i flussi migratori regolari da paesi islamici prima che sia troppo tardi. Il Natale è nostro, l’Italia è nostra: difendiamole!
Con la scusa di includere tutti, le scuole escludono la maggioranza dei bimbi e pure le tradizioni italiane.
Ormai viviamo nella “dittatura delle minoranze”, teorizzata in Italia da Gramsci. https://t.co/RNxXhxIYRl
— Francesca Totolo (@fratotolo2) December 20, 2025


Che cretini! Cristo è uno dei profeti dei baluba e non hanno nulla contro di lui, cosa cacchio hanno capito questi intello’ di sinistra?