UE paga la CGIL per riempirci di immigrati: milioni per aumentare i ricongiungimenti

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By V dicembre 23, 2025 14:10

UE paga la CGIL per riempirci di immigrati: milioni per aumentare i ricongiungimenti

Cosa aspetta Meloni ad abrogare i ricongiungimenti familiari?

### Allarme rosso: la CGIL fa affari d’oro con l’immigrazione clandestina mentre gli italiani affondano nella crisi!

In un’Italia sempre più allo sbando, dove milioni di lavoratori italiani non ricevono uno stipendio adeguato, le pensioni sono da fame e le famiglie non arrivano a fine mese, ecco l’ennesimo scandalo che grida vendetta: la CGIL, il sindacato rosso legato mani e piedi al PD, ha trovato il suo “oro nero” nell’ondata migratoria incontrollata. Mentre gli iscritti calano a picco e i conti sono in rosso, il business dell’accoglienza e dell’integrazione dei migranti pompa milioni di euro pubblici direttamente nelle casse del sindacato!

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Secondo quanto rivelato da Il Giornale, la CGIL – tramite il suo patronato Inca e la Fondazione Di Vittorio – ha incassato negli ultimi tre anni ben 3 milioni e 273 mila euro dal Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (Fami) dell’Unione Europea, gestito dal Viminale. Soldi dei contribuenti europei e italiani, destinati a progetti che favoriscono l’arrivo, l’inserimento e i ricongiungimenti familiari di migliaia di immigrati, spesso irregolari o in cerca di protezione internazionale.

Analizziamo i numeri choc:
– 979.815 euro per il progetto SHUBH, che aiuta 300 titolari di protezione internazionale a “lasciare i centri di accoglienza” con una rete di servizi per autonomia socio-economica in 7 regioni.
– 1.497.253 euro per il progetto Form@, con corsi di lingua italiana, cultura e orientamento in Senegal per familiari di immigrati già in Italia, in vista di ricongiungimenti.
– 650 mila euro per Form2@, in collaborazione con UIL e CISL, per assistere 3.600 familiari in arrivo.
– E altri 273 mila euro alla Fondazione Di Vittorio.

Lo schema è diabolico e cristallino: più immigrati arrivano, più ricongiungimenti familiari vengono facilitati, più corsi e assistenza vengono erogati, più soldi piovono sulla CGIL! Un circolo vizioso che incentiva i flussi migratori, gonfia le casse del sindacato e lascia gli italiani a bocca asciutta. Mentre un pensionato italiano lotta per pagare l’affitto con 600 euro al mese, la CGIL organizza corsi di italiano all’estero per futuri immigrati e assistenza legale per permessi di soggiorno, tutto pagato con fondi pubblici.

E non è carità: è un business milionario che copre stipendi, strutture e eventi, in un momento in cui la CGIL perde iscritti italiani a ritmi vertiginosi. L’immigrazione di massa diventa il salvagente finanziario per un sindacato in declino, che predica solidarietà ma incassa sull’invasione. Fondi UE che finanziano associazioni di sinistra, favorendo arrivi e catene di ricongiungimenti, mentre gli italiani vedono servizi pubblici tagliati, ospedali al collasso e criminalità in aumento.

Basta con questa ipocrisia! Gli italiani pagano tasse per finanziare il proprio sostituzione demografica? La CGIL dovrebbe difendere i lavoratori italiani, non lucrare sull’immigrazione incontrollata che deprime salari, ruba posti di lavoro e sovraccarica il welfare. È ora di fermare questo scandalo: chiudere i rubinetti dei fondi UE per questi progetti, priorità assoluta agli italiani in difficoltà e stop ai ricongiungimenti facili. Altrimenti, la rabbia del popolo esploderà, e a ragione! L’Italia agli italiani, prima che sia troppo tardi.

UE paga la CGIL per riempirci di immigrati: milioni per aumentare i ricongiungimenti ultima modifica: 2025-12-23T14:10:00+00:00 da V
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By V dicembre 23, 2025 14:10
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1 Comment

  1. xx dicembre 23, 15:05

    Non può essere. Giorgia Meloni ha firmato il decreto flussi. È colpa del governo e basta.

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