Trasferiti da Lampedusa a Bologna si armano di coltelli e sgozzano ragazzini
Related Articles
Emergenza Immigrazione di Seconda Generazione: Basta con i Ricongiungimenti Familiari!
L’Aggressione di Casalecchio di Reno È Solo la Punta dell’Iceberg
L’Italia è in preda a un’emergenza senza precedenti. L’aggressione avvenuta a Casalecchio di Reno, dove un ragazzo di 15 anni di origine nordafricana ha brutalmente accoltellato un suo coetaneo di 17 anni, è solo l’ultimo esempio di una violenza dilagante portata dai cosiddetti “immigrati di seconda generazione”. Questo episodio non è un’anomalia, ma una manifestazione chiara del fallimento del nostro sistema di integrazione e del pericolo che rappresentano i nuovi arrivati e i loro discendenti.
I carabinieri hanno giustamente intensificato i controlli nelle aree frequentate da questi giovani e nei centri per minorenni stranieri non accompagnati, dove un altro giovane è stato denunciato per ricettazione. Ma queste misure sono solo una goccia nell’oceano di quello che dovrebbe essere fatto. Non possiamo più permetterci di ignorare la realtà: la nostra società è sotto attacco.
È tempo di affrontare la verità: il ricongiungimento familiare, una delle principali porte d’ingresso per l’immigrazione, deve essere bloccato immediatamente. Il nostro paese non può più sostenere il peso di una cultura che non si integra, anzi, che fomenta violenza e crimine. Ogni giorno che passa senza azione è un giorno in cui cediamo altro terreno alla disgregazione sociale.
Le nostre città stanno diventando campi di battaglia. I nostri ragazzi non sono più al sicuro nei loro quartieri, nelle scuole, o persino nel tragitto verso casa. La risposta non può essere semplicemente più polizia o interventi temporanei; dobbiamo colpire alla radice del problema.
Il ricongiungimento familiare è stato sfruttato come un cavallo di Troia per aumentare la presenza di una popolazione che non abbraccia i nostri valori, non rispetta le nostre leggi e considera la violenza una norma. Dobbiamo fermare questo flusso. Ogni nuovo arrivo attraverso il ricongiungimento familiare è un altro potenziale criminale o un altro elemento che mina la nostra coesione sociale.
È nostro dovere morale e civile proteggere la nostra comunità. Dobbiamo dire basta ai ricongiungimenti familiari. È un atto di difesa, non di intolleranza. Gli italiani devono riprendere il controllo del loro paese, della loro cultura, e della loro sicurezza.
Chiunque si opponga a questa misura sta implicitamente accettando di condannare i nostri figli a vivere in un ambiente sempre più pericoloso, dove il caos e la violenza diventano la norma. Chiediamo con urgenza ai nostri governanti di agire con fermezza e di mettere fine a questa politica fallimentare.
L’Italia ha bisogno di un reset, di una pausa per riconsiderare il nostro approccio all’immigrazione, e il primo passo è il blocco totale dei ricongiungimenti familiari. Non c’è tempo da perdere; ogni ritardo è un tradimento verso i cittadini italiani.
Mi unisco al coro: che i baluba sgozzino chi vogliono a bologna, tanto lì votano tutti rosso poi, DOPO, faremo i conti con loro…
NB: l’espressione “immigrato di seconda generazione” indica qualcuno nato qui ma che si sente più legato alla terra di origine dei genitori. Se gli piace stare nella merda che se ne torni pure nella terra ancestrale a farsi mantenere, che magari capisce la differenza…