Bologna fuori controllo: immigrati si prendono i bambini

**Bologna, 29 ottobre 2025** – Immaginate di passeggiare tranquilli con la vostra neonata nel passeggino, vicino alla stazione centrale, cuore pulsante di una città che un tempo era sinonimo di cultura e vivacità. E poi, l’incubo: un giovane straniero, un minorenne gambiano, si avventa sul vostro bimbo di pochi mesi, cercando di strapparlo via dalle vostre braccia. Non è un film dell’orrore, è la cruda realtà che ha colpito una famiglia bolognese lo scorso 21 ottobre, in pieno giorno, in via Carracci. La polizia è intervenuta grazie all’allarme dei genitori e di alcuni passanti coraggiosi, inseguendo e arrestando il rapitore per tentato sequestro di persona e resistenza a pubblico ufficiale. Un episodio che gela il sangue nelle vene e che non è isolato: è l’ennesimo segnale di una Bologna sull’orlo del collasso, travolta da un’immigrazione incontrollata che trasforma le strade in zone di guerra.

Questo tentato rapimento non è un fulmine a ciel sereno. È il frutto marcio di politiche migratorie fallimentari che hanno riversato in città migliaia di irregolari, molti dei quali con un curriculum criminale che farebbe invidia a un boss mafioso. Il Viminale non ha peli sulla lingua: a Bologna, il 47% dei reati è opera di stranieri, che rappresentano appena il 15% della popolazione. Parliamo di numeri che urlano allarme rosso: furti, rapine, spaccio e aggressioni sessuali che dilagano come un’epidemia. Solo negli ultimi mesi, le cronache sono un bollettino di guerra. A luglio, oltre 100 cittadini stranieri irregolari sono stati allontanati dal territorio nazionale, tra cui stupratori, rapinatori e spacciatori, rimpatriati dall’aeroporto di Bologna su ordine della Questura. E non dimentichiamo il blitz di agosto contro la criminalità cinese organizzata: 13 arresti in tutta Italia, con Bologna epicentro di estorsioni, riciclaggio e traffico di droga. Banditi che operano come in un cartello messicano, sotto gli occhi compiaciuti di un’amministrazione che rilascia 20mila permessi di soggiorno in soli sei mesi, senza un minimo di vaglio sui reati gravi.

Ma non è solo questione di numeri. È il terrore quotidiano che pervade i bolognesi. Le baby gang, composte spesso da figli di immigrati di seconda generazione, seminano il panico con scippi, risse e lesioni, trasformando parchi e piazze in arene di violenza. Le rapine in strada e i reati predatori a sfondo sessuale sono esplosi, alimentando un senso di insicurezza che non si può più ignorare o minimizzare con slogan multiculturali. Le opposizioni tuonano: “Le politiche della giunta hanno fallito miseramente”, con un aumento del 10,3% nelle truffe e frodi che superano persino i furti tradizionali. E sui social, la rabbia ribolle: “70% degli italiani ha più paura rispetto a cinque anni fa, 40% teme di uscire di casa”, con Bologna citata come esempio di una città “straniera nella propria nazione”.

Bologna, la dotta, la rossa, la “culla della sinistra” italiana, sta morendo soffocata dal suo stesso buonismo. Invece di proteggere i cittadini, si preferisce accogliere a scatola chiusa, ignorando che gli stranieri commettono il 26,7% dei reati contro il patrimonio a livello nazionale – e a Bologna è peggio. Basta con le favole: questa non è integrazione, è invasione criminale. Le strade sono preda di bande armate di machete, i quartieri periferici sono no-go zone dove le donne non osano più camminare da sole. Il tentato rapimento di quella neonata è il simbolo estremo: non solo rubano i nostri beni, ma mirano ai nostri figli, al nostro futuro.

È ora di svegliarsi, Bologna. Chiedete controlli ferrei alle frontiere, espulsioni immediate per i delinquenti stranieri, e un giro di vite che rimetta l’ordine prima che sia troppo tardi. Altrimenti, questa città un tempo luminosa diventerà un ricordo, sepolta sotto le macerie di un’immigrazione che ha perso ogni freno.

Bologna fuori controllo: immigrati si prendono i bambini ultima modifica: 2025-10-28T22:19:29+00:00 da V