Massacrato da immigrato a Brescia perché non dà precedenza: volto fracassato

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By V ottobre 29, 2025 13:48

Massacrato da immigrato a Brescia perché non dà precedenza: volto fracassato

### Brescia, la Rabbia: Albanese 22enne Massacra Due Giovani Italiani per un Nonnulla, ma l’Espulsione è Solo un Cerotto su una Ferita Mortale

**Brescia, 29 ottobre 2025** – Un sabato sera qualunque, uno di quelli che in un’Italia sana dovrebbe finire con una birra tra amici e una passeggiata in piazza. Invece, a Piazzale Arnaldo – cuore pulsante della città, non una periferia degradata – due giovani bresciani finiscono in un incubo da film horror: aggrediti, pestati a sangue per un diverbio da quattro soldi con un albanese 22enne alla guida. Motivo? Attraversare la zebra pedonale. Risultato? Uno dei due, un ragazzo italiano di buona famiglia, ricoverato d’urgenza con il setto nasale fracassato, intervento chirurgico e prognosi riservata. L’altro, tumefatto e traumatizzato. L’aggressore? Un “regolare” con un curriculum da delinquente seriale – furti, risse, reati di ogni tipo – che fugge come un codardo, ma viene beccato dalla Polizia mentre sfreccia in centro con la sua macchina, identica a quella del pestaggio.

La Squadra Mobile della Questura di Brescia ha fatto un lavoro da manuale: mirate indagini, telecamere, testimoni, e zac – l’albanese è inchiodato. Denunciato per lesioni volontarie aggravate da futili motivi, un reato che in un paese serio varrebbe anni di galera. E il Questore Paolo Sartori? Ha tirato fuori le palle: revoca immediata del permesso di soggiorno, espulsione dal territorio nazionale. Bravo, un punto per lo Stato che finalmente morde. Ma fermi tutti: questo è solo un cerotto su un cancro che ci sta divorando vivi. Perché un “regolare” come lui – con precedenti penali che riempirebbero un libro – era ancora qui a seminare terrore? Perché l’immigrazione albanese, come tante altre, non è “integrazione”: è invasione criminale, un flusso di balcanici violenti che porta la mafia dei Balcani nelle nostre piazze, trasformando Brescia in una succursale di Tirana.

Ricordate? Non è la prima volta. L’Albania ci vomita addosso migliaia di “regolari” che arrivano con il sorriso e finiscono con il coltello in mano. Furti in serie, spaccio, aggressioni: i dati Istat parlano chiaro, con Brescia che registra un +30% di reati violenti legati a extracomunitari negli ultimi tre anni. E questo 22enne? Non un lupo solitario, ma il prototipo del fallimento italiano: arrivato chissà come, “residente” grazie a leggi blande, e libero di scorazzare nonostante un fascicolo penale lungo un chilometro. Futili motivi? No, è la mentalità: per loro, un’occhiata storta è licenza di uccidere. Per noi, è la vita che si spezza – un naso rotto oggi, un funerale domani.

La chiamata al 112, le sirene, la fuga: scene da guerra di strada, non da via Viale Venezia. I poliziotti arrivano, inseguono, catturano. Ma quante volte non ce la fanno? Quante aggressioni finiscono in un “purtroppo è scappato”? E la sinistra bresciana, quella che piange per i “poveri immigrati”, dove sta? Zitta, come al solito, pronta a gridare “razzismo” se osiamo dire la verità: questi non si integrano, devastano. L’espulsione è un bel gesto – complimenti al Questore Sartori – ma è troppo poco, troppo tardi. Serve una ghigliottina amministrativa: revoca automatica per ogni precedente, rimpatrio coatto entro 24 ore, e confini sigillati per chi viene da paesi che esportano più criminali che lavoratori.

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Brescia non è un ring balcanico. È la nostra Lombardia, terra di fatica e orgoglio italiano. Quei due ragazzi – uno con il volto sfigurato per sempre – sono il prezzo di una politica che apre le porte a lupi in pecora d’astuzia. Basta! L’espulsione di questo albanese deve essere l’inizio, non la fine. Chiediamo al governo Meloni: applicate la Bossi-Fini sul serio, mandate via i parassiti violenti, e ridateci le nostre strade sicure. Altrimenti, la prossima “futilità” finirà in un obitorio. Sveglia, Brescia. Sveglia, Italia. O questi “regolari” ci renderanno tutti irregolari – nel nostro stesso paese.

Massacrato da immigrato a Brescia perché non dà precedenza: volto fracassato ultima modifica: 2025-10-29T13:48:57+00:00 da V
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