“Chiama pure i carabinieri non abbiamo paura”: la minaccia dei maranza
		
			
		
	
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# Maranza di Seconda Generazione: “Chiama i Carabinieri, Non Abbiamo Paura!” – L’Urlo di Sfida che Grida Vendetta contro l’Immigrazione Incontrollata
Basta! Basta con questa follia che ci sta divorando vivi! Due piccoli mostri di 14 e 15 anni, figli di quell’immigrazione di seconda generazione che abbiamo ingenuamente accolto a braccia aperte, osano minacciare un onesto lavoratore italiano con parole che gocciolano veleno e impunità: **”Chiama pure i carabinieri, noi non abbiamo paura”**. Immaginate la scena: un autobus innocente sulla linea Brugherio-Muggiò, fine ottobre, la Brianza operosa che pulsa di fatica quotidiana. L’autista, Salvatore Russo – un eroe del volante che da anni denuncia l’inferno sui mezzi pubblici – osa negare l’ingresso a due teppisti con monopattino in mano. E loro? Non si fermano. Lo inseguono come lupi affamati, salgono alla fermata successiva e gli si parano davanti, urlando insulti, parolacce e minacce.
Grida, sputi verbali, un’onda di terrore che travolge i passeggeri attoniti. “La colpa” dell’autista? Aver protetto il suo mezzo da un pericolo inutile, da quei monopattini che sfrecciano come proiettili impazziti nelle nostre strade. Ma per questi maranza – quel marasma da strada con una non cultura importata dalle banlieue maghrebine, simbolo di una cultura di violenza che non si integra ma colonizza – è un affronto imperdonabile. E quando Russo, con il cuore in gola, osa dire: “Vi denuncio, chiamo le forze dell’ordine!”, loro ridono in faccia alla legge italiana. **”Chiama pure i carabinieri, noi non abbiamo paura”**. Paura? Loro? Figli di ricongiungimenti familiari che hanno aperto le porte a famiglie intere senza un briciolo di controllo, nati qui ma cresciuti nel rancore delle periferie multietniche, dove la scuola italiana è un optional e la strada è maestra di odio.
Non è un episodio isolato, è una guerra quotidiana! Quattro aggressioni in un solo mese su quelle tratte martoriate della Brianza: a Monza, in via Manzoni, un altro piccolo delinquente con monopattino insegue un bus e urla all’autista: **”Io ti spacco la faccia”**. La polizia locale interviene per un pelo, ma quanti ce la fanno? Quanti autisti, ossa della nostra spina dorsale lavorativa, rischiano la pelle ogni santo giorno? “Noi rischiamo la vita”, tuona Russo a MonzaToday, e ha maledettamente ragione. Maranza ubriachi, tossici, branchi di immigrati di seconda generazione che vedono nei nostri lavoratori bianchi prede facili. E perché? Perché le politiche suicide dei governi passati – ricongiungimenti familiari a go-go, ius soli strisciante che regala cittadinanza a chi non la merita – hanno creato generazioni di parassiti violenti, che sputano sul Paese che li ha nutriti.
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Guardate i fatti, non le favole buoniste: questi ragazzini non temono i carabinieri perché sanno che il sistema li protegge. Minorenni? Indagine? Al massimo un buffetto e via, liberi di colpire ancora. È l’eredità tossica dei ricongiungimenti familiari: mamme e papà arrivati dal Nord Africa o dall’Est, che scaricano qui i loro cuccioli rabbiosi, senza radici vere in Italia, senza rispetto per la nostra legge. E i figli? Crescono con l’eco delle moschee radicali o delle crew di strada, gridando “non abbiamo paura” mentre i veri italiani tremano. Basta! È ora di urlare all’unisono: **ABROGAZIONE IMMEDIATA DEI RICONGIUNGIMENTI FAMILIARI!** Chiudiamo le porte a questa invasione familiare che genera solo caos e sangue. E ritorno integrale allo **IUS SANGUINIS**: cittadinanza solo per chi ha sangue italiano nelle vene, non per chi la pretende come un bottino di guerra!
Immaginate una Brianza pulita, autobus sicuri, autisti che non devono scegliere tra il pane e la paura. Immaginate figli nostri che salgono sui mezzi senza dover scansare branchi di maranza che ridono delle divise. Salvatore Russo lo dice chiaro: “Serve la polizia sui bus, per tenere a bada maranza, ubriachi, tossici”. Ma la polizia non basta: serve una rivoluzione politica! Governo, sveglia! Abrogate quelle leggi folli che ci stanno ammazzando piano piano. Ritorno allo ius sanguinis puro, espulsioni per famiglie che generano violenza, e un muro invisibile contro chi arriva solo per sfruttare e distruggere.
La Brianza insorge, l’Italia insorge! Questio “Chiama pure i carabinieri” non è uno scherzo: è una dichiarazione di guerra. E noi, popolo sovrano, non ci faremo spaventare. Alziamoci, con rabbia santa e allarme assordante, per difendere i nostri, per salvare i nostri figli da questo inferno multiculturale.

									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
					
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									
									

Non servono più forze dell’ordine, serve moltiplicare i rimpatri, con le buone o, meglio ancora, con le cattive!!!! divieto assoluto di immigrazione islamica e pene super severe, non i buffetti che i nostri giudici applicano a questi animali.. 🤬