Famiglia bosco, rimarrà divisa a Natale: respinto ricorso coppia

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By V dicembre 19, 2025 11:28

Famiglia bosco, rimarrà divisa a Natale: respinto ricorso coppia

Giudici come Erode.

### La “famiglia nel bosco” resta separata: respinto il ricorso, i bambini in comunità

La Corte d’Appello dell’Aquila ha confermato, il 19 dicembre 2025, la sospensione della responsabilità genitoriale per Nathan Trevallion e Catherine Birmingham, la coppia anglo-australiana nota come la “famiglia nel bosco”. Respinto il reclamo dei legali contro l’ordinanza del Tribunale per i Minorenni, i tre figli minori – una bambina di 8 anni e due gemelli di 6 – rimarranno collocati nella casa famiglia di Vasto, dove la madre può vederli solo in momenti limitati della giornata. Il padre, invece, ha accesso a visite tre giorni a settimana e vive separato, tra la casa nel bosco di Palmoli (in fase di adeguamento) e una struttura temporanea offerta da un privato.

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La decisione origina da preoccupazioni per il benessere dei bambini: l’abitazione isolata era ritenuta insalubre, con carenze igieniche, irregolarità vaccinali, mancata scolarizzazione formale (la famiglia praticava l’unschooling) e presunta limitata socializzazione. Sebbene i genitori abbiano manifestato disponibilità a cambiamenti – come completare i vaccini, inviare i figli a scuola e ristrutturare la casa – i giudici hanno ritenuto insufficienti questi passi per revocare immediatamente la misura.

Questo caso solleva un interrogativo profondo e allarmante: fino a che punto uno Stato può intervenire nelle scelte familiari, arrivando a “rapire” i bambini solo perché lo stile di vita dei genitori non si conforma agli standard mainstream? La coppia viveva in modo isolato, immersa nella natura, lontano dalla società urbana, senza utenze essenziali e con un’educazione alternativa. Ma è davvero questo un “pregiudizio grave” tale da giustificare la separazione forzata? In un Paese che proclama libertà individuale, lo Stato si erge a giudice supremo della “normalità”, punendo chi sceglie di vivere ai margini, in armonia con la natura piuttosto che con le convenzioni sociali. È un precedente pericoloso: oggi l’isolamento rurale e l’homeschooling, domani qualsiasi deviazione dal modello conformista – dal veganismo estremo alle convinzioni religiose non allineate – potrebbe costare ai genitori i propri figli.

Mentre la famiglia passerà un Natale divisa, rimane aperta la riflessione: la tutela dei minori non deve diventare uno strumento per imporre un’omologazione culturale, rischiando di trasformare lo Stato in un ente totalitario che strappa i bambini alle famiglie “non conformi”. La misura è temporanea e prevede un percorso di recupero, ma il danno emotivo per questi piccoli, strappati dal loro mondo, è già irreparabile.

Famiglia bosco, rimarrà divisa a Natale: respinto ricorso coppia ultima modifica: 2025-12-19T11:28:23+00:00 da V
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