Donna di 100 anni si sente male in casa: arriva il soccorritore Mohammed e la stupra

**Stoccolma, 19 dicembre 2025** – Un incubo che supera ogni immaginabile soglia di depravazione: una donna di **100 anni**, sola e fragile nella sua casa, accusa forti dolori al petto e chiama l’ambulanza. Invece di un soccorritore, arriva **Shakir Mahmoud Shakir**, 38enne immigrato iracheno, operatore dell’assistenza domiciliare pagato dallo Stato svedese. Approfittando della sua posizione di fiducia, l’uomo penetra l’anziana con le dita e con un oggetto, commettendo una **violenza sessuale mostruosa** su una centenaria indifesa.

Shakir, giunto in Svezia vent’anni fa tramite ricongiungimento familiare, ha una figlia (non affidatagli), precedenti penali per reati “minori” come falsificazione e guida sotto effetto di droga, e un permesso di soggiorno precario. Eppure, era lì, a contatto quotidiano con i più vulnerabili: gli anziani soli, le nonne, le bisnonne della nazione che lo ha accolto.

La polizia indaga. Al centro assistenza domiciliare? Silenzio tombale. Colleghi che omettono, una donna (di origini straniere, specifica la stampa) che ammette di sapere ma tace. Tribalismo importato: la lealtà etnica prima della giustizia, prima della pietà per una vittima di 100 anni.

Shakir finisce in tribunale. Accusato anche di stupro su una 94enne (ma prosciolto per mancanza di prove, guarda caso…). Per la centenaria, però, le prove sono schiaccianti: **condannato a soli 4 anni di carcere**. La procura chiede l’espulsione: rimandatelo in Iraq, questo predatore seriale. Ma il giudice dice no. Motivo? “Shakir è ben integrato in Svezia”. Integrato? Un pluripregiudicato che stupra ultracentenarie!

E il nome del giudice? **Mohamed Alì**. Coincidenza? O segno di un sistema che, con l’immigrazione di massa, ha importato anche il **tribalismo**: affiliazione etnica o religiosa al di sopra della legge, della civiltà, della decenza umana.

Questo non è un caso isolato. La Svezia, un tempo paradiso di sicurezza, è diventata terra di conquista per predatori importati. Anziani derubati, donne aggredite, bambini violati: il prezzo del buonismo cieco, dell’accoglienza senza controlli, dell’integrazione fallita che protegge i criminali stranieri a spese dei cittadini autoctoni.

**Basta!** Quante centenarie dovranno essere stuprate nelle loro case prima che l’Europa dica stop? Espulsioni immediate per delinquenti immigrati, zero tolleranza per chi abusa della fiducia, confini chiusi per chi porta solo violenza e barbarie.

La vittima di 100 anni è il simbolo di un continente che si suicida per ideologia. Svegliamoci: rimandiamoli a casa, tutti quelli che non rispettano le nostre leggi, la nostra civiltà, la nostra umanità. Prima che sia troppo tardi per i nostri anziani, per le nostre famiglie, per il nostro futuro.

(Fonti: Expressen.se, Aftonbladet.se, sentenza Södertörns tingsrätt – dicembre 2025)

Svezia.
Donna di 100 anni accusa dolore al petto, chiama l'ambulanza.
A casa sua si presenta l'immigrato iracheno Shakir Mahmoud Shakir, che lavora come operatore sociale nell'assistenza domiciliare.
Shakir, 38enne, con una figlia (non affidata a lui), giunto in Svezia vent'anni…

— Daniele Scalea (@DanieleScalea) December 19, 2025