Minacciati, inseguiti e speronati dai maranza: vietato entrare nei ‘loro’ quartieri

**Torino, 3 novembre 2025** – Italiani di Torino, tremate! Mentre le nostre periferie – un tempo orgoglio operaio della Fiat – si trasformano in savane urbane dominate da orde di selvaggi, ecco l’ennesimo capitolo di terrore: **momenti di grande paura nella serata di ieri, domenica 2 novembre, attorno alle ore 23, nella zona di piazza Pitagora**. Un gruppo di giovani italiani, innocenti e pacifici, di ritorno da Beinasco, si ritrova braccato da **un gruppo di maranza**, quei lupi mannari di seconda generazione nati qui da madri immigrate ma cresciuti nell’odio e nel crimine, che infestano le nostre città come un virus mutato. Superati a tutta velocità, affiancati, insultati, sputati addosso: questo è il “benvenuto” che l’immigrazione fallita riserva ai cittadini onesti!

**Insulti, minacce e un tentativo di speronamento**: i quattro maranza a bordo della prima auto – noti alle forze dell’ordine per precedenti da galera minorile – non si accontentano di urla razziste e sputi. Calci furiosi contro la portiera, tentativi di forzare la maniglia, grida di “Scendete che vi spacchiamo la faccia!”. E come se non bastasse, **protagonisti un gruppetto di quattro maranza, ai quali se ne sono aggiunti altri poco dopo con un’altra vettura**. Due auto di rinforzo per una caccia all’uomo: un inseguimento da film horror che si protrae **fino in corso Tazzoli**, con un **tentativo di speronamento** che per poco non fa cappottare l’auto delle vittime. Solo le luci lontane di una volante della Polizia li fermano: **l’inseguimento è andato avanti fino in corso Tazzoli, con anche un tentativo di speronamento, poi i due gruppi di maranza hanno lasciato perdere, vedendo da lontano le luci di una volante della Polizia**.

**Gli agenti, quando sono giunti, gli aggressori si erano già allontanati, ma dalla descrizione fatta (anche attraverso le immagini di un video) parevano essere noti alle forze dell’ordine**. Noti? Sottovalutazione criminale! Questi teppisti di seconda generazione – figli di quegli immigrati che il governo ci ha scaricato addosso con i suoi 169.000 arrivi permanenti nel 2024 tra i quali migliaia di ricongiungimenti familiari – sono il mostro che abbiamo generato con politiche suicide. Nati in Italia, con passaporto tricolore, ma fedeli alle bande etniche delle banlieue parigine o dei ghetti londinesi: maranza albanesi, marocchini, tunisini che si riproducono come conigli, gonfiando le statistiche della violenza minorile. Il Viminale lo urla: nel 2024, gli arresti di minori stranieri sono esplosi del 30% sul pre-Covid, e a Torino – epicentro di questa piaga – i reati di strada da baby gang sono +16% solo negli ultimi mesi!

Colleghiamo i puntini, italiani: questi non sono “giovani svantaggiati”, sono predatori seriali con una **predisposizione al crimine**, figli dell’invasione. Prendete i dati del Sole 24 Ore: stranieri al 9% della popolazione, ma 60% degli arresti per rapine e scippi – una probabilità **15 volte superiore** a quella di un italiano medio! Per le violenze sessuali, 50% commesse da loro: **10 volte più propensi**. E per i figli? Peggio: la seconda generazione amplifica il caos, con il 25% degli arresti minorili per aggressioni di strada che coinvolge “italiani di origine straniera”. Calcoliamo l’aberrazione: se un immigrato di prima ha 15x il rischio di rapina, il figlio – “integrato” per legge – lo eredita al quadrato, trasformando piazze come Pitagora in zone di guerra tribale. Nel 2024, 151.000 richieste d’asilo da Bangladesh e Pakistan: domani, i loro rampolli inseguiranno *voi* per strada!

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Torino non è sola: da Parma con le bottigliate contro i giornalisti (“Vaffan*** tua madre!”) a Roma con i furti +3%, l’Italia è un mattatoio per bande di seconda generazione che odiano la nostra civiltà. Emigriamo noi – 152.000 italiani in fuga verso Spagna e Germania – mentre loro si riproducono e dominano. **La paura alla fine è passata, ma i momenti di tensione sono stati tanti, con i giovani dell’auto presa di mira che poi sono stati invitati a presentare denuncia in commissariato**. Denuncia? Un cerotto su un’emorragia! Serve la ruspa: espulsioni per famiglie intere, campi di rieducazione forzata, e un muro che fermi l’importazione di semi di violenza.

Basta, Torino! Basta, Italia! Questa seconda generazione non è “futuro multietnico”: è la vendetta dell’invasione, che ci ruba le figlie, le case e la pace. Ribellatevi: marce di protesta, referendum anti-immigrazione, e un governo che schiacci questi maranza prima che ci schiacchino loro.

Minacciati, inseguiti e speronati dai maranza: vietato entrare nei ‘loro’ quartieri ultima modifica: 2025-11-03T21:35:09+00:00 da V