Related Articles

• Se l’Italia è razzista allora non è un Paese sicuro per i migranti: a casa! 1 22.Ott
• Governo importa 10mila infermieri dall’India, rivolta infermieri italiani 1 01.Nov
• CGIL finanzia nave ONG per importare nuovi iscritti 0 09.Ott

**Un Appello ai Politici di Sinistra: Rinunciate alla Scorta**

Negli ultimi giorni, abbiamo assistito a un episodio che ha scosso la comunità: un carabiniere è stato indagato per la vicenda di Ramy, un giovane delinquente africano nato in Italia da genitori egiziani, morto durante un inseguimento. La notizia ha scatenato reazioni diverse, ma ciò che ha colpito particolarmente è stato l’appoggio della sinistra ai delinquenti e la solidarietà dimostrata invece dai cittadini verso il carabiniere. Infatti, è stata avviata una raccolta fondi per coprire le sue spese legali, un gesto che dimostra quanto la popolazione sia stanca delle continue critiche ingiustificate contro le forze dell’ordine e delle persecuzioni da parte delle toghe.

È evidente che esiste una disparità di trattamento: quando un immigrato irregolare provoca – lui, non chi lo insegue – un incidente mortale fuggendo da un posto di blocco, si parla di comprensione ed empatia; quando un cittadino italiano commette lo stesso errore, viene etichettato come delinquente. Questo doppio standard non può più essere tollerato.

Ai politici di sinistra, che spesso accusano i carabinieri e difendono chi, come nel caso del Corvetto, mette a rischio la vita di altri, chiedo: dove è il vostro senso di giustizia? Perché non difendete chi ogni giorno rischia la vita per garantire la nostra sicurezza?

Propongo un atto di coerenza: **rinunciate alla scorta**. Se siete così convinti che le forze dell’ordine agiscano in modo ingiusto e oppressivo, dimostrate il vostro coraggio e la vostra coerenza. Malpezzi e compagni, se davvero credete nelle vostre parole, date l’esempio. Andate in giro senza scorta, vivete la vita quotidiana dei cittadini comuni, senza la protezione che criticate tanto.

Questo gesto non solo sarebbe un atto di solidarietà verso chi indossando la divisa fa il proprio dovere, ma anche un messaggio forte: che non si può criticare chi rischia la vita per proteggere i cittadini, mentre si gode di privilegi di sicurezza.

È tempo di smettere di parlare e iniziare a dimostrare con azioni concrete il vostro sostegno o la vostra critica. Le forze dell’ordine meritano rispetto e sostegno, non solo quando è politicamente conveniente. Siamo dalla parte delle forze dell’ordine, e chi non lo è dovrebbe fare un passo indietro.