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“Toghe Rosse contro i Cittadini Onesti: Vigilante Indagato per Aver Difeso Roma dai Criminali”

Nella Roma di oggi, dove i cittadini onesti vengono trattati come criminali e i veri delinquenti trovano rifugio nelle pieghe della legge, un vigilante ha fatto il suo dovere. Un ladro, un romeno di 24 anni, ha trovato la morte dopo essere stato colpito alla testa da una guardia giurata in via Cassia, nel cuore della Capitale. Questo vigilante ha sparato dieci colpi per difendere non solo la propria vita, ma anche quella dei suoi concittadini da una banda di malviventi che stavano saccheggiando un appartamento.

Ma ecco arrivare le “toghe rosse”, quei giudici che sembrano più interessati a proteggere i criminali stranieri che i cittadini italiani. Ora questo vigilante, che ha agito per difesa, è indagato per omicidio. Perché? Perché ha osato contrastare l’illegalità? Mentre i carabinieri, coordinati da una procura che sembra dimenticarsi della sicurezza dei romani, perquisiscono e indagano, il vigilante diventa un capro espiatorio di un sistema giudiziario che ha perso il senso della giustizia.

Ricordiamo un altro caso emblematico: un immigrato peruviano, messo ai domiciliari dai giudici romani, ha colto l’occasione per stuprare di nuovo. Questo individuo, che avrebbe dovuto essere sotto stretta sorveglianza, ha dimostrato quanto le decisioni delle “toghe rosse” siano spesso cieche davanti alla realtà delle recidive criminali. E ora, invece di ammettere l’errore, si punta il dito contro chi cerca di fare giustizia?

Il vigilante, di nome Antonio Micarelli, è stato descritto dai suoi colleghi come una persona di fiducia, mai coinvolta in simili incidenti. “Quando ieri sera abbiamo saputo la notizia siamo rimasti scioccati,” ha dichiarato il suo security manager. “Antonio è una persona di fiducia, lavora con noi da molti anni. Mai è capitata una cosa del genere, mai ha avuto problemi. Confido nel lavoro degli inquirenti.”

Ma in un’Italia dove chi protegge viene messo sotto accusa e chi delinque trova protezione, la fiducia nel sistema giudiziario vacilla. Le “toghe rosse” dovrebbero riflettere: il loro compito è garantire la giustizia o difendere a spada tratta i criminali a discapito della sicurezza pubblica?