Una spedizione punitiva contro un ragazzo coraggioso

Kevin Stangher, un 18enne di Maser, è stato aggredito brutalmente da un gruppo di quattro nordafricani, tutti suoi coetanei e compagni di scuola. Secondo quanto emerso, l’aggressione è avvenuta come rappresaglia: Kevin aveva cercato di difendere una ragazza che era stata molestata da un marocchino, probabilmente uno del gruppo o un loro amico. Un gesto nobile, un atto di coraggio che in un Paese normale sarebbe stato premiato, ma che in questa Italia allo sbando gli è costato un pestaggio feroce. I quattro lo hanno aspettato fuori da scuola, lo hanno circondato e lo hanno picchiato senza pietà, lasciandolo a terra con contusioni e ferite che lo hanno costretto al ricovero in ospedale. Kevin, come ha raccontato in un’intervista, ha temuto per la sua vita: “Ho avuto paura di morire,” ha dichiarato, ancora sotto choc. Questo non è un episodio isolato: è l’ennesima prova che i giovani italiani non sono più al sicuro nemmeno nelle loro scuole, luoghi che dovrebbero essere santuari di educazione, non campi di battaglia!

Maser come tutta Italia: bande straniere incontrollate

La spedizione punitiva contro Kevin non è un caso isolato, ma l’ennesima dimostrazione di come l’Italia sia ormai in balia di bande straniere che agiscono indisturbate. Questi quattro nordafricani, tutti studenti della stessa scuola di Kevin, sono il simbolo di un’immigrazione fuori controllo che genera solo violenza e degrado. A Bologna, un minore straniero nato nel 2008 ha seminato il panico con un taser, rischiando di investire un’anziana in sedia a rotelle; a Roma, un ragazzo di 19 anni è stato accoltellato da una gang di latinos; a San Matteo della Decima, un 22enne magrebino ha ucciso un uomo durante una fuga; a Catania, John Obama, un clandestino dello Zimbabwe, ha ucciso Santo Re. La lista è infinita: Hadif Achraf, 21 reati e solo 9 giorni di carcere; un marocchino a Lonigo, con decreto di espulsione, lavorava indisturbato. E ora, a Maser, un ragazzo italiano viene pestato per aver difeso una ragazza da un molestatore marocchino! Dove sono le autorità? Perché questi nordafricani, che già mostrano un’indole violenta, sono ancora liberi di frequentare le nostre scuole e di aggredire i nostri giovani?

Le toghe rosse e i buonisti: complici di questa barbarie

E mentre Kevin lotta con le ferite e il trauma, le toghe rosse continuano a proteggere i delinquenti stranieri! La Cassazione ha appena bloccato il trasferimento in Albania di due clandestini con precedenti gravissimi – un algerino e un tunisino con reati che vanno dal furto al tentato omicidio – lasciando che restino liberi in Italia. È lo stesso sistema che vediamo all’opera ovunque: a Ferrara, Naomo Lodi è stato condannato per aver sgomberato un campo nomadi; a Castelveccana, un carabiniere è sotto processo per aver fermato uno spacciatore. Le toghe non colpiscono i criminali: colpiscono chi cerca di riportare ordine! E i buonisti, con il loro mantra dell’accoglienza, sono complici di questa barbarie: continuano a difendere chi ci aggredisce, chi ci picchia, chi trasforma le nostre scuole in luoghi di paura. Basta con questa ipocrisia: chi protegge i delinquenti stranieri è responsabile del sangue versato, come quello di Kevin Stangher!

Basta con il lassismo: espulsioni immediate e scuole sicure!

Maser non può più essere un luogo dove i giovani italiani vengono aggrediti da bande di nordafricani per aver compiuto un gesto di giustizia! È ora di dire basta a questo lassismo che sta distruggendo le nostre città e le nostre scuole. Serve una rivoluzione per riportare ordine e sicurezza:

• Espulsioni immediate per tutti i delinquenti stranieri, anche se minorenni, senza processi o attese!
• Tolleranza zero contro le bande straniere: sradicarle dalle scuole e dalle strade!
• Riforma della giustizia: le toghe rosse devono smettere di proteggere i criminali e iniziare a proteggere gli italiani!
• Chiusura delle frontiere: basta sbarchi, basta invasione!

Kevin Stangher, un ragazzo coraggioso che ha difeso una ragazza molestata, meritava protezione, non un pestaggio che lo ha lasciato in ospedale. La rabbia di Maser è la rabbia di un’intera nazione: vogliamo giustizia, vogliamo sicurezza, vogliamo che lo Stato smetta di essere complice e inizi a proteggere gli italiani! Basta con questa vergogna: l’Italia agli italiani!