Italia Invasa: 82 Clandestini Sbarcati a Lampedusa Pagano 8.000 Dollari! Offrite una Taglia per Rimandarli in Africa!

L’Italia è un Paese in ginocchio, le sue coste trasformate in un’autostrada per clandestini che pagano fortune agli scafisti mentre il governo resta a guardare. Oggi, 7 giugno 2025, Lampedusa è stata di nuovo violata: 82 clandestini sbarcati da un barcone partito dalla Libia, ammettendo di aver pagato 8.000 dollari a testa per raggiungere l’Italia. 85 clandestini, tra cui donne e minori, sono stati intercettati dalla Guardia di Finanza e portati all’hotspot di contrada Imbriacola, già al collasso con centinaia di ospiti. Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno, ha fallito: da settembre 2022, 275.701 clandestini hanno invaso l’Italia, una media di 300 clandestini al giorno. Se lo Stato non sa difendere i confini, offra una taglia: 8.000 euro per ogni clandestino riportato in Africa, la metà di quanto spendiamo per mantenerli un anno nei centri di accoglienza!

[](https://x.com/Agenzia_Ansa/status/1931283061133504888)

Il barcone, partito da non meglio precisate coste libiche, è l’ennesima prova di un sistema fuori controllo. Gli 82 clandestini, che si dichiarano in “fuga dalla fame”, hanno sborsato cifre astronomiche agli scafisti, fino a 8.000 dollari, per un viaggio che li scarica direttamente nei nostri hotspot. E non sono vittime: tra loro, minori non accompagnati che le cronache ci insegnano essere spesso criminali. A Catania, minori egiziani sbarcati come “non accompagnati” hanno stuprato in gruppo una tredicenne. A Bologna, sono responsabili di omicidi, stupri e spaccio, con il questore che parla di “problemi di integrazione insormontabili”. A Milano, la Corte d’Appello denuncia un’esplosione di reati – stupri, furti, aggressioni – commessi da minori clandestini. Da Genova a Trieste, questi giovani delinquenti trasformano le nostre città in teatri di violenza. E le donne incinte, sempre più numerose, arrivano per partorire gratis, sfruttando il nostro sistema sanitario e assicurando documenti ai loro figli.

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L’hotspot di Lampedusa è una bomba a orologeria, con centinaia di clandestini ammassati in condizioni disumane, mentre il governo si limita a trasferirli a Porto Empedocle o altre città, come se spostarli risolvesse il problema. Nel 2025 quasi 30mila sono già sbarcati, superando lo scorso anno: bengalesi, seguiti da eritrei, pakistani ed egiziani, quasi tutti uomini adulti in cerca di sussidi, non di protezione. Il progetto Albania? Una barzelletta. E i rimpatri? Un miraggio: oltre la metà delle domande d’asilo viene rigettata, ma centinaia di clandestini restano in Italia senza documenti, liberi di delinquere.

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Il blocco navale promesso da Meloni è una menzogna. Le ong, come la Solidaire che ha scaricato 252 clandestini a Salerno, operano indisturbate, complici degli scafisti che incassano milioni. E lo Stato? Spende fortune per mantenere ogni clandestino nei centri di accoglienza: circa 16.000 euro all’anno, tra vitto, alloggio e assistenza sanitaria. Perché non offrire una taglia di 8.000 euro ai privati per riportare ogni clandestino in Africa? Sarebbe un risparmio e un deterrente. A Modena, 1.400 clandestini intasano i centri, ma la Prefettura tace sui numeri reali. Intanto, gli italiani vivono nel terrore di stupri, rapine e spaccio, mentre Piantedosi posta su Facebook inutili proclami di rimpatri simbolici.

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Basta con questo scempio! Con 298 clandestini al giorno, l’Italia è al collasso. Piantedosi deve agire: frontiere sigillate, respingimenti in mare, rimpatri di massa. Le donne incinte che sfruttano i nostri ospedali? Rimandatele indietro. I minori che stuprano e spacciano? Espulsioni immediate, non “percorsi di inclusione”. Se lo Stato è incapace, lasci ai privati il compito di difendere i confini: 8.000 euro a clandestino per riportarli in Africa. L’Italia non è il campo profughi del mondo, né il paradiso di criminali e scrocconi. Se il governo non ferma questa invasione, sarà complice della rovina del Paese. Agite ora, o l’Italia è finita!

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