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La procura di Firenze ha chiesto gli arresti domiciliari per Ilaria Bugetti, sindaco #Pd di Prato, accusata di corruzione.

L’inchiesta è nata in seguito alle indagini riguardanti le attività di un gruppo di imprenditori cinesi. pic.twitter.com/7zqqrhJP8v

— Francesca Totolo (@fratotolo2) June 13, 2025

Prato, la cinesizzazione voluta dalla sinistra: Bugetti indagata, il PD complice dell’invasione cinese

Prato, 13 giugno 2025 – La Procura di Firenze ha chiesto gli arresti domiciliari per Ilaria Bugetti, sindaca del Partito Democratico di Prato, accusata di corruzione in un’inchiesta che getta luce su un sistema marcio. L’indagine, partita due anni fa dalla Direzione Distrettuale Antimafia, riguarda le attività di un gruppo di imprenditori cinesi e i loro legami con la politica locale, con al centro presunti finanziamenti elettorali illeciti per favorire gli interessi dell’imprenditore Riccardo Matteini Bresci, già arrestato nel 2023 per corruzione.

Prato, un tempo capitale del tessile italiano, è oggi una colonia economica cinese, grazie alle politiche di accoglienza sconsiderata della sinistra. Il PD ha spalancato le porte a un’invasione che ha stravolto l’identità della città, consegnandola a pronto moda cinesi spesso legati a sfruttamento e illegalità. L’inchiesta rivela un quadro inquietante: voti e denaro da ambienti vicini alla criminalità cinese per garantire il potere del PD, mentre i pratesi soffocano sotto il peso di un degrado culturale ed economico senza precedenti.

Bugetti, che si difende dichiarando “assoluta fiducia nella magistratura” e “correttezza personale”, non può nascondere la realtà: la sinistra ha venduto Prato al miglior offerente, trasformandola in una succursale di Pechino. È l’ennesima prova che il PD, con la sua ossessione per il multiculturalismo, ha sacrificato gli interessi degli italiani per favorire lobby straniere. Prato grida giustizia: è ora di fermare questa deriva e restituire la città ai suoi cittadini.

Il governo commissari il Comune.