Orrore alla Festa della Musica: 14 Immigrati Arrestati, l’Italia a Rischio

Un’ondata di terrore ha scosso la Francia durante la Fête de la Musique 2025, e l’Italia è sull’orlo del precipizio! Il caporedattore di Frontieres Media, Jules Laurans, ha rivelato i nomi di 14 soggetti arrestati accusati di aver punzecchiato con siringhe quasi 150 giovani donne per poi stuprarle, come annunciato con spavalderia sui social afroislamici. La stragrande maggioranza sono clandestini e immigrati con precedenti penali, definiti “nuovi francesi”, con almeno 12 non francesi di sangue, mentre i restanti due richiedono ulteriori verifiche. Questo orrore è un monito per l’Italia, dove l’immigrazione regolare di massa sta aprendo le porte a una catastrofe simile!

Un Piano Criminale Svelato

La lista dei responsabili, pubblicata da Laurans, include nomi come Islam Sellani, 24 anni, algerino irregolare con precedenti, e Mohammed Ben Koelfa, 19 anni, algerino con un passato di crimini. Tra loro spiccano Fadi Limen, 20 anni, tunisino irregolare, e Ayoub Blal, 35 anni, marocchino incensurato. Questi individui, spesso noti alle autorità, avrebbero usato siringhe per iniettare sonniferi o droga dello stupro, lasciando le vittime indifese prima di abusare di loro. I social afroislamici, usati per pianificare gli attacchi, mostrano un’organizzazione inquietante, con minacce esplicite contro le donne francesi.

Un Paese in Ginocchio

La Francia è al collasso: le 150 giovani donne colpite, molte delle quali trasportate in ospedale in stato di shock, sono solo la punta dell’iceberg. Testimoni riferiscono di urla e scene di panico durante la festa, con bande di immigrati che agivano senza freno. L’incapacità delle autorità di fermare questa violenza, aggravata da una politica di accoglienza fallimentare, sta trasformando le città in zone di guerra. L’Italia, con i suoi decreti flussi, rischia lo stesso destino!

L’Italia Deve Svegliarsi

Non possiamo ignorare questo grido d’allarme! La Francia ci mostra cosa succede quando l’immigrazione sfugge di mano. Chiediamo l’immediata fine dell’immigrazione regolare, rimpatri di massa e confini blindati. Fermiamo questa invasione ora, o le nostre donne e le nostre città saranno le prossime vittime!