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Rolling Stone Italia, Vergogna Senza Fine: La Finale di Champions Usata per Propaganda Schifosa

I giornalisti di sinistra sono ossessionati dall’autorazzismo. Deve essere una patologia essenziale per diventare giornalista di un giornale – in questo caso il termine è eccessivo – di sinistra. La Paolini vince un torneo di tennis? Merito del bisnonno africano. L’Inter perde con il PSG? Colpa dei nonni bianchi dei calciatori. E poco importa se l’Inter è arrivata in finale eliminando una squadra molto più ‘meticcia’ del PSG, il Barcellona.

È possibile trasformare una finale di Champions League in un delirante manifesto autorazzista e autosessista? A quanto pare, per Rolling Stone Italia sì. L’articolo pubblicato da Alberto Piccinini e Giovanni Robertini, intitolato “La finale di Champions League non è (solo) la sconfitta dell’Inter, ma della nostra società”, è un concentrato di stereotipi, luoghi comuni e propaganda schifosa che non ha nulla a che fare con il calcio. È un insulto all’intelligenza di chiunque abbia un briciolo di decenza.

“La tragedia calcistica della squadra nerazzurra assomiglia a un saggio sulla fine del maschio etero bianco”. Questa frase, che apre il pezzo, è un pugno nello stomaco. L’Inter perde 5-0 contro il PSG e questi pseudo-intellettuali, invece di parlare di tattica, errori in campo o meriti dell’avversario, tirano fuori un’analisi sociologica degna di un bar sport dopo cinque spritz. I giocatori nerazzurri? “Italians con brutti tatuaggi nu metal tipo Acerbi”, pieni di “ansia da prestazione”. Federico Dimarco, uno dei migliori terzini al mondo, viene ridicolizzato come “peggiore in campo”, con tanto di riferimento al negozio di frutta e verdura dei suoi genitori a Porta Romana, dove “le ciliegie viaggiano sui venti euro al kg”. Che c’entra? Niente, ma fa tanto radical chic, no?

Dall’altra parte, il PSG viene dipinto come il simbolo del “futuro”: “meticciato Playstation”, “maglie da calcio divisa dei maranza reietti di tutte le periferie del mondo”, “petrodollari per comprarsi Doué e Dembélé”. Non manca la menzione degli “scontri con la polizia a Parigi” e degli “striscioni ProPal”, giusto per buttare un po’ di benzina sul fuoco della polarizzazione. E poi la perla finale: “Rap e trap ci hanno fatto capire che rispetto alla Francia siamo indietro di vent’anni”. Ma di che diavolo state parlando?

Questo articolo non è analisi, è un’accozzaglia di pregiudizi razzisti e classisti mascherati da riflessione culturale. L’Inter non ha perso perché rappresenta il “maschio etero bianco” (quale assurdità!), ma perché il PSG ha dominato con un 5-0 che parla di superiorità tecnica e tattica, come riportato da ESPN e Sky Sport. Désiré Doué ha segnato una doppietta, Achraf Hakimi ha punito la sua ex squadra, e Luis Enrique ha finalmente portato il trofeo ai qatarioti. Punto. Non c’è bisogno di tirare in ballo il “turbo capitalismo”, il “meticciato” o la “fine del maschio etero bianco” per spiegare una partita di calcio.

E poi, vogliamo parlare dell’ipocrisia? Rolling Stone si scaglia contro il presunto declino dell’Inter “bianca” e “italiana”, ma nella foto scelta per l’articolo mancano Marcus Thuram e altri. Forse perché non rientrano nel loro stereotipo? E che dire di Henrikh Mkhitaryan, presente nella foto, che non è né bianco né italiano, ma armeno? La loro narrazione fa acqua da tutte le parti, soprattutto se consideriamo Çalhanoğlu e Dumfries, che smentiscono ogni loro tesi.

Il non plus ultra è l’elogio sui saccheggi. Siamo indietro vent’anni, dicono: bene, vediamo di fermarci qui.

Su X, i commenti sono unanimi: “Sta merdata”, “Scritto da cani”, “Propaganda di disadattati”. E hanno ragione. Questo non è giornalismo, è un esercizio di autocompiacimento per un pubblico che vuole sentirsi dire quanto è “indietro” l’Italia rispetto alla Francia. Rolling Stone Italia dovrebbe chiedere scusa ai lettori, ai tifosi dell’Inter e a chiunque abbia dovuto leggere questa spazzatura. Basta usare il calcio per vomitare stereotipi autorazzisti e teorie complottiste. Parlate di sport, o state zitti.

Rolling Stones:

“La tragedia calcistica della squadra nerazzurra assomiglia a un saggio sulla fine del MASCHIO ETERO BIANCO”.

E via di luoghi comuni(sti)

“La finale di Champions è la sconfitta della società, non quella della F.C. Internazionale, la nostra: italians con brutti… pic.twitter.com/gjibMOV9Hw

— Leonardo Panetta (@LeonardoPanetta) June 2, 2025