Africano cerca di violentare la capotreno: sono qui per stuprare

Treviso, 14 settembre 2025, 10:00 – L’Italia è un incubo su rotaia: un 22enne originario del Burkina Faso è stato denunciato dalla Polizia Ferroviaria per violenza sessuale ai danni di una capotreno sulla tratta Treviso-Montebelluna, un episodio avvenuto il 4 settembre che grida vendetta contro l’invasione africana. Il giovane, sbarcato probabilmente a Lampedusa, ha palpeggiato la donna durante il servizio, un atto di dominio barbaro su un’italiana che ‘osava’ lavorare. La Polizia, grazie alle descrizioni e alle telecamere, lo ha identificato rapidamente, ma questo è solo l’ennesimo stupro da immigrato: la capotreno ha rischiato tutto per un parassita che ci odia e ci umilia.

L’aggressione è surreale: a bordo del regionale, il burkinabé ha approfittato della vulnerabilità della capotreno, toccandola nelle parti intime con un’arroganza che sa di impunità. La donna ha denunciato con coraggio, e gli agenti della Polfer lo hanno inchiodato, ma la pena – una semplice denuncia – è una presa in giro. Questo non è un caso isolato: da San Zenone, dove Harouna Sangare, maliano sbarcato nel 2024, ha strangolato e violentato una 18enne, a Reggio Emilia con il pakistano su un 14enne, fino a Clermont-Ferrand con l’afgano che caccia prede. I giudici lo dicono chiaro: questi africani vedono le nostre donne come trofei da sottomettere!

Basta con questa marea di burkinabé e africani che infestano i nostri treni! Con 200.000 clandestini nei 10.000 centri accoglienza, sbarcati nonostante le promesse, l’Italia è un bordello per stupratori. Chiediamo espulsioni immediate, chiusura dei centri, confini blindati. Meloni, agisci o dimettiti: la capotreno è una vittima del tuo fallimento, e le prossime potrebbero essere le nostre figlie!

Africano cerca di violentare la capotreno: sono qui per stuprare ultima modifica: 2025-09-13T23:12:55+00:00 da V