Scuole italiane sotto assedio: violenza e degrado ovunque

L’aggressione di Padova è solo la punta dell’iceberg. In una scuola elementare della provincia, un immigrato di seconda generazione di 10 anni, già noto per comportamenti violenti e trasferito da un comune limitrofo per precedenti problematici, ha compiuto un gesto gravissimo: ha morso e cercato di strangolare un compagno italiano di 9 anni, lasciando il bambino traumatizzato e i genitori disperati. “È diventato un incubo per i nostri figli”, hanno dichiarato, e non è difficile capirli. Questo episodio riflette un problema nazionale: le scuole italiane sono invase da figli di immigrati che portano violenza e degrado. A Milano, in scuole come quella di via Paravia a San Siro, l’83% degli alunni sono stranieri; a Brescia, alla primaria Manzoni, superano l’80%. A Padova, il fenomeno è lo stesso: gli italiani sono sempre più in minoranza, e la violenza, come dimostra questo tentativo di strangolamento, è la nuova normalità.

Fuga degli italiani: un esodo per proteggere i nostri figli

Gli italiani stanno fuggendo da questo esperimento multietnico fallimentare. A Milano, l’80% degli italiani abbandona le scuole di zone come via Padova e Corvetto, dove i figli di immigrati dominano; a Brescia, la media De Filippo rischia la chiusura per il calo di iscrizioni dovuto alla presenza di stranieri e studenti di un vicino campo nomadi. I genitori italiani scelgono scuole private o si spostano in aree prive di immigrati, pur di salvare i loro figli da un sistema scolastico che non integra ma crea disparità. La presenza massiccia di figli di immigrati rallenta i programmi, e comunità chiuse, come quella cinese, rendono impossibile una vera collaborazione con i genitori. Ma il problema non è l’integrazione: è la difesa della nostra identità! I nostri figli non possono crescere in scuole dove sono minoranza, esposti a violenza e degrado, come dimostra l’episodio di Padova.

Un sistema che ci distrugge: paghiamo per essere invasi

Lo Stato, con i ricongiungimenti familiari, importa ogni anno 200mila figli di immigrati, spesso improduttivi e destinati a rimanere tali, come dimostrano le banlieus francesi. Questo non è solo un problema economico: è una minaccia alla nostra identità e alla sicurezza dei nostri bambini. A Padova, un bambino italiano è stato quasi strangolato; a Treviso, due minorenni sono state aggredite da un immigrato; a Bologna, un magrebino ha ucciso Bruno Ansaloni. La violenza dei figli di immigrati è ormai ovunque, e lo Stato, invece di proteggere gli italiani, finanzia questa invasione con i nostri soldi. È inaccettabile: stiamo pagando per essere invasi, per vedere i nostri figli aggrediti, per perdere la nostra identità!

Basta con l’invasione: chiudiamo le frontiere!

L’Italia non può più essere un laboratorio multietnico che mette a rischio i nostri figli! L’episodio di Padova è un campanello d’allarme che non possiamo ignorare:

• Stop ai ricongiungimenti familiari: basta importare 200mila figli di immigrati ogni anno!
• Chiusura delle frontiere: fermiamo l’invasione!
• Priorità agli italiani: le scuole devono essere sicure per i nostri figli!

La rabbia degli italiani è al culmine: vogliamo scuole italiane per i nostri bambini, vogliamo difendere la nostra identità, vogliamo che lo Stato smetta di finanziare questa invasione e inizi a proteggere il nostro futuro! Basta con questa vergogna: l’Italia agli italiani!