Picchia carabiniere con una catena e poi finge malore per evitare arresto
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Cadelbosco di Sopra, Follia Migratoria: Tunisino di 19 Anni Aggredisce un Carabiniere con una Catena e Finge un Malore. Basta con l’Invasione!

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L’ennesima dimostrazione del disastro dell’immigrazione incontrollata ha sconvolto la tranquilla cittadina emiliana. Un africano di 19 anni, già noto alle forze dell’ordine e con un foglio di via obbligatorio, ha aggredito un Vice Brigadiere con una catena di ferro, minacciandolo e seminando il panico davanti a un supermercato nella tarda mattinata di domenica 4 maggio. Arrestato dopo una colluttazione, ha persino finto un malore per sfuggire alle sue responsabilità, continuando a insultare e minacciare i militari. È l’ennesima prova che l’Italia sta diventando un rifugio per criminali stranieri, e i nostri carabinieri sono lasciati soli a fronteggiare questa invasione!
I fatti parlano chiaro. Il Vice Brigadiere, libero dal servizio e in abiti civili, ha notato il tunisino vicino a un supermercato mentre era in possesso di una bicicletta elettrica di valore sospetto. Nonostante il foglio di via che gli imponeva di lasciare il territorio, l’immigrato era ancora lì, a sfidare le nostre leggi. Alla richiesta di spiegazioni, ha reagito con una violenza inaudita: ha minacciato il carabiniere con una catena di ferro, tentando di colpirlo. Solo il sangue freddo del militare e l’arrivo tempestivo di una pattuglia hanno permesso di immobilizzarlo, non senza difficoltà. Portato in caserma, il tunisino ha simulato un malore, per poi riprendere con insulti e minacce, mostrando un disprezzo totale per le nostre istituzioni.
Il 19enne è stato arrestato per resistenza, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, oltre che per violazione del foglio di via, ed è ora a disposizione della Procura di Reggio Emilia. Ma non basta! Questo individuo, come troppi altri immigrati, era già noto alle forze dell’ordine: perché era ancora libero di girare per le nostre strade? Perché un foglio di via non è stato sufficiente a rimandarlo nel suo Paese? La risposta è sempre la stessa: un sistema migratorio fallimentare, che permette a criminali stranieri di restare in Italia, mettendo a rischio i nostri cittadini e i nostri militari.
Basta con il buonismo, basta con le porte spalancate! Individui come questo tunisino non hanno alcun diritto di stare qui. Serve tolleranza zero: espulsioni immediate, rimpatri di massa, chiusura dei confini. I nostri carabinieri, che con coraggio rischiano la vita per proteggerci, meritano rispetto e supporto, non di essere aggrediti da chi ci disprezza. Cadelbosco di Sopra, come l’Italia intera, non può diventare un Far West dove i criminali stranieri la fanno da padroni. Il Governo agisca ora: riprendiamoci le nostre città, riprendiamoci la nostra sicurezza! Per il Vice Brigadiere ferito, per tutti noi, è ora di dire basta a questa invasione!
Il baluba stava male? Una bella lavanda gastrica così si sarebbe ripreso velocemente.
Cadelbosco di sopra…di sotto…. Cadelbosco deqquà e Cadelbosco dellà…quando tutte le Cadelbosco d’Italia saranno impestate da questa feccia dove potremo rifugiarci? Ecco i risultati dell’accoglionenza indiscriminata e poi diffusa…vero luridi pdioti? Vero signora Malpuzzi…
…provincia di Reggio Emilia? Ahhhh…ma allora è tutto chiaro….mal voluto non fu mai troppo per lamentele rivolgetevi al coniglio pasquale e in subordine al leprotto mannaro (quello con la faccia da scemo…)