Nigeriano stuprava donne e bambini poi tornava in centro accoglienza
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Bolzano: L’Ennesima Vergogna dell’Italia che Protegge i Delinquenti
Un controllo casuale a Bolzano ha portato alla luce un caso che dovrebbe far ribollire il sangue a ogni cittadino italiano perbene. Un nigeriano di 31 anni, fermato per un semplice accertamento, si è rivelato non solo un clandestino, ma un vero e proprio mostro con un curriculum criminale da far accapponare la pelle: violenza sessuale su una minorenne, molestie su altre due giovani, rapina, lesioni, danneggiamento, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Un individuo che rappresenta una minaccia ambulante per la società, eppure, fino a quel momento, vagava indisturbato per le strade italiane.
Un Pericoloso Socialmente… Ma Libero Fino a Oggi?
Il questore di Bolzano, dopo aver esaminato il suo passato, lo ha ritenuto “pericoloso socialmente” e ha emesso un decreto di espulsione, trasferendolo al Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Milano. Ma la domanda sorge spontanea: come è possibile che un soggetto del genere fosse ancora a piede libero? Come ha potuto un clandestino con precedenti così gravi girare per Bolzano senza che nessuno lo fermasse prima? La risposta è tanto semplice quanto scandalosa: il sistema è marcio, e chi dovrebbe controllare fallisce miseramente.
I Centri d’Accoglienza: Porte Aperte ai Criminali
Si scopre che il nigeriano era un “ospite occasionale” nei centri di emergenza freddo di Bolzano, strutture pensate per offrire riparo ai bisognosi durante i mesi invernali. Ma qui casca l’asino: nessuno controlla i documenti di chi entra in questi centri? Hotel, bed & breakfast e altre strutture ricettive hanno l’obbligo di legge di registrare gli ospiti e trasmettere i dati alla Questura per un controllo immediato. Perché i centri di accoglienza, invece, sembrano essere zone franche dove chiunque—anche un violentatore seriale—può entrare e uscire senza che nessuno alzi un dito? È questa la tanto decantata “solidarietà” di cui si riempiono la bocca i buonisti?
Il Paradosso Italiano: Controlli per gli Onesti, Libertà per i Delinquenti
Il cittadino comune, quello che paga le tasse, rispetta le leggi e lavora duramente, è sottoposto a controlli continui: documenti, multe, verifiche fiscali, restrizioni. Ma per i delinquenti, specialmente se clandestini, sembra esserci un lasciapassare speciale. Questo caso non è un’eccezione, è la regola in un’Italia dove la sicurezza è un optional e dove chi commette reati gravi può contare su un sistema che lo protegge invece di punirlo. Un violentatore di minorenni che trova rifugio nei centri d’emergenza freddo non è solo un fallimento burocratico, è un insulto a ogni vittima delle sue azioni e a ogni italiano che chiede giustizia.
Basta con le Scuse
È ora di finirla con questa farsa. I centri di accoglienza devono essere sottoposti agli stessi obblighi di controllo delle strutture private: chi entra deve essere identificato, i suoi precedenti verificati, e i clandestini con un passato criminale espulsi senza se e senza ma. Non è accettabile che un nigeriano con un elenco di reati lungo un chilometro possa vagare liberamente mentre le forze dell’ordine sono costrette a inseguire fantasmi. E i politici che continuano a difendere questo sistema lassista, che giustificano l’ingiustificabile con parole vuote come “inclusione” e “diritti”, sono complici di questa vergogna.
Conclusione: Giustizia per gli Italiani, Non per i Criminali
Il caso di Bolzano è l’ennesima prova che l’Italia ha un problema enorme: un sistema che premia i delinquenti e abbandona i cittadini onesti. Questo nigeriano doveva essere rimpatriato anni fa, non ospitato nei centri emergenza freddo come un qualunque senzatetto. È tempo che il governo metta fine a questa follia: controlli rigorosi, espulsioni immediate e tolleranza zero per chi viene qui a seminare terrore invece di rispettare le nostre leggi. Basta con le chiacchiere, basta con i buonismi: gli italiani meritano sicurezza, non predatori lasciati liberi di colpire.
Bolzano, fermato casualmente per un controllo, un 31enne nigeriano è risultato essere un clandestino con numerosi precedenti tra cui VIOLENZA SESSUALE SU UNA MINORENNE, MOLESTIE SU DUE ALTRE GIOVANI, rapina, lesioni, danneggiamento, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.… pic.twitter.com/SXYFrYUywY
— Francesca Totolo (@fratotolo2) March 13, 2025
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