Eversione: islamisti e teppisti rossi in piazza con il sostegno della sinistra
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**La Sinistra Sostiene Gruppi Eversivi filo-Hamas: E’ emergenza**
Negli ultimi anni, l’Italia ha assistito a una serie di eventi che mettono in luce una preoccupante tendenza: la tolleranza, se non addirittura il supporto, da parte della sinistra verso gruppi eversivi e violenti che appoggiano cause come quella di Hamas. Questa tendenza non solo mina la coesione sociale ma solleva interrogativi significativi sulla responsabilità politica e morale nei confronti della sicurezza pubblica.
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A Bologna, oggi, si sono verificati scontri tra la polizia e gruppi di antagonisti durante manifestazioni. Questi eventi, sebbene non siano direttamente collegati a Hamas, mostrano un atteggiamento di tolleranza verso la violenza politica che è stato criticato anche da figure di primo piano come il premier Meloni, che ha espresso disappunto per come “certa sinistra tolleri facinorosi”. Durante questi cortei, gruppi antifascisti si sono scontrati non solo con le forze dell’ordine, ma anche con passanti inermi, richiamando l’attenzione sulla crescente aggressività di tali movimenti.
Parallelamente, a Milano, durante un corteo pro-Palestina, sono state esibite immagini di Yahya Sinwar, il leader di Hamas ritenuto responsabile degli attacchi del 7 ottobre. Non solo, ma i manifestanti hanno anche applaudito gli “aggressori dei tifosi israeliani” di Amsterdam, dove un gruppo di tifosi del Maccabi Tel Aviv è stato brutalmente attaccato. Questo episodio, oltre a mostrare un’allarmante solidarietà verso atti di violenza indiscriminata contro ebrei, riflette una tendenza preoccupante: l’idealizzazione di figure e azioni legate a organizzazioni designate come terroristiche da numerosi paesi occidentali.
Il Ministro dell’Interno Piantedosi ha definito queste aggressioni “vergognose”, sottolineando la necessità di una netta presa di distanza dalla violenza. Tuttavia, il silenzio o l’indulgenza degli esponenti della sinistra verso tali comportamenti fa sorgere dubbi sulla loro capacità o volontà di affrontare seriamente il problema dell’eversione violenta all’interno delle loro fila.
Senza parlare delle toghe rosse, consustanziali a questi movimenti. Che, per questo, si sentono intoccabili.
La sinistra deve interrogarsi sulla propria posizione e prendere misure per isolare e condannare quei gruppi che, con il pretesto di lotte sociali o politiche, seminano odio e violenza, minacciando la pace sociale e la sicurezza di tutti i cittadini. Altrimenti sarà tutta la sinistra a pagare il conto. Di certo, il conto non deve pagarlo l’Italia.
“Io contro mio fratello, noi due assieme contro nostro padre, tutti e tre contro il resto del mondo” è uno dei due assiomi alla base del modo di essere dell’arabo medio, osservante quando gli torna utile.
L’altro assioma è “non è peccato mentire agli infedeli” e sono secoli, ormai, che siamo sempre allo stesso punto.
Loro lo sanno e se ne approfittano, noi infedeli invece ce lo dimentichiamo ogni volta: con queste premesse ce lo prenderemo nel culo allegramente…