Sbarca in Italia per uccidere bambini: ”Me l’ha detto Allah”
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L’Italia è diventata il punto di partenza per un nuovo attacco terroristico islamico in Europa. Farhad Noori, un afghano di 24 anni, ha confessato di aver tentato la strage di Monaco, guidato da un ordine divino. “Me l’ha detto Allah”, ha ammesso Noori durante l’interrogatorio, dichiarando di aver voluto “mandare tutti in paradiso” per obbedienza a un comando religioso.
Noori, sbarcato in Italia nel 2016 senza essere respinto al mittente, ha poi raggiunto la Germania nel 2017, dove ha compiuto il suo atto di violenza contro un corteo sindacale che chiedeva un aumento degli stipendi. La sua confessione, riportata dalla Bild, è stata caotica ma inequivocabile: aveva agito su mandato di Allah.
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Questo attacco terroristico di matrice islamica non lascia dubbi sulle intenzioni di Noori. Le autorità tedesche lo vedono come un attacco diretto contro il tessuto democratico e la sicurezza interna della Germania. Tuttavia, l’origine del problema è molto più profonda e radicata: l’immigrazione islamica incontrollata, che paesi come l’Italia permettono senza considerare le conseguenze.
La Sconsideratezza dell’Italia
Nel 2016, l’Italia ha accolto Noori senza batter ciglio, permettendogli di entrare in Europa senza nessuna verifica approfondita. Il decreto di espulsione emesso nel 2020 non è stato mai attuato, grazie alla scusa del Covid-19, che ha rallentato tutte le procedure. Questo ha consentito a Noori di ottenere un permesso di lavoro temporaneo in Germania, dove ha lavorato come guardia di sicurezza, nascondendosi dietro una maschera di normalità, mentre in realtà si preparava per il suo atto terroristico.
Il suo profilo sui social media, ora oscurato, mostrava un’esibizione di ricchezza e forza fisica, un contrasto grottesco con le sue vere intenzioni. Noori ha chiesto asilo politico dichiarando persecuzioni inesistenti in Afghanistan, sfruttando il sistema per rimanere in Europa e preparare il suo attacco.
Il Risultato: Sangue e Terrore
Ora, Noori è in carcere a Monaco, accusato di tentato omicidio. Il bilancio è di 36 feriti, tra cui un bambino di due anni che lotta per la vita. Questo è il risultato dell’immigrazione islamica non controllata, che porta con sé non solo persone in cerca di una nuova vita, ma anche terroristi pronti a distruggere la nostra.
L’Italia, e l’Europa tutta, devono svegliarsi. Non possiamo permettere che il nostro continente diventi un terreno fertile per l’estremismo islamico. Ogni volta che un immigrato islamico non viene respinto al confine, aumentano le probabilità che un altro Noori si aggiri tra noi, pronto a colpire “per ordine di Allah”. È ora di dire basta all’immigrazione senza controllo, ai falsi richiedenti asilo e alle scuse che permettono a questi individui di prosperare nel nostro territorio. La sicurezza e l’identità europea sono in gioco, e ogni nuovo arrivo islamico è una potenziale minaccia.
https://www.farodiroma.it/amburgo-la-nona-di-beethoven-in-aiuto-ai-rifugiati/…chissà se il bastardo afgano in questione sarà stato accolto…zumpete…zumpete…con la lagna dell’ode alla gioia. Figuriamoci se la musica del portasfiga Beethoven gli ha fatto effetto, direi il contrario visto che oltretutto nel paese suo la musica pare sia proibita.