Mestre, furia immigrata: anziano massacrato per una collanina, Stato impotente!

Un’ondata di terrore ha travolto Mestre! Sabato 17 giugno 2025, alle 18:45, in zona via San Marino vicino al centro commerciale di via Emilia, un anziano è stato aggredito alle spalle da quattro giovani, circa ventenni di origini straniere, che lo hanno preso a calci e pugni per strappargli una collanina d’oro, un ricordo di famiglia. La vittima, fortunatamente senza gravi ferite ma sconvolta, è stata lasciata a terra, mentre i rapinatori sono fuggiti a tutta velocità su un’auto scura. Il figlio, furioso, ha denunciato sui social: “Solo tanto spavento e dispiacere per la catenina”, chiedendo attenzione per gli anziani. Ma questo è solo l’ultimo schiaffo di un’invasione immigrata che lo Stato non riesce a fermare!

La brutalità è sfrontata: l’anziano, inerme sulla sua bici, è stato massacrato senza pietà per un gioiello, e non è un caso isolato. Nelle scorse settimane, altri anziani a Mestre sono stati rapinati da giovani stranieri, segno di una spirale di violenza. A Bologna, sei immigrati di seconda generazione hanno pestato un 16enne a bastonate; a Monsummano, dieci albanesi di seconda generazione hanno massacrato un 14enne; a Catania, un clandestino ha accoltellato un 26enne; a Legnago, un magrebino ha violentato una 50enne. I dati del Viminale gridano: il 9% degli stranieri commette il 44% delle violenze! Questi predatori ci stanno distruggendo!

La giustizia è un’illusione: i quattro aggressori sono ancora liberi, come un algerino a Roma che ha accoltellato un poliziotto ed è stato rilasciato, o due immigrati a Udine che hanno preso solo 2 anni per un omicidio. Il sindaco Rino Pruiti offre solidarietà e telecamere, ma senza risultati concreti, mentre la Prefettura tace. Lo Stato che lascia questi criminali a piede libero è complice! Serve tolleranza zero: espulsioni immediate, confini blindati, fine di ogni accoglienza. Gli italiani meritano sicurezza, non rapine da chi non dovrebbe essere qui. Riprendiamoci Mestre e l’Italia, ora!