Vittima degli immigrati: “Giornlisti li difendono, sono complici”
Related Articles
**La Beatificazione dei Criminali: Un Pericoloso Precedente a Verona**
Lo sgozzatore maliano Diarra è stato dipinto in alcuni articoli giornalistici come una vittima del sistema, un prodotto dell’inclusione mancata e delle difficoltà di adattamento. Questo approccio, che possiamo chiamare “beatificazione del criminale”, non solo distorce la realtà ma rischia di avere conseguenze devastanti sulla percezione della giustizia e della legalità.
L’episodio di Verona non è isolato. Sempre più spesso, i media tendono a cercare storie commoventi o giustificazioni sociali dietro azioni criminali, soprattutto quando queste sono commesse da stranieri.
Come dice la signora è un messaggio pericolosamente sbagliato: che il crimine, se commesso da chi ha una storia difficile alle spalle, merita una sorta di indulgenza pubblica o, peggio, un’attenuazione della responsabilità personale.
Questo tipo di narrazione giornalistica non solo offende le vittime e le loro famiglie, ma crea un pericoloso precedente. Se i criminali percepiscono che la loro condotta può essere giustificata o vista con una certa indulgenza a causa delle loro origini o delle loro difficoltà, cosa impedisce loro di sentirsi autorizzati a perpetrare ulteriori crimini?
Chiediamo ai giornalisti di riflettere sul loro ruolo. La stampa dovrebbe essere un faro della verità, non un filtro pietoso che trasforma i colpevoli in vittime. Ogni individuo, immigrato o no, deve essere giudicato per le sue azioni, non per il suo background. La società ha il diritto di aspettarsi che i reati vengano trattati con la severità che meritano, e che la giustizia non sia condizionata da una narrazione che potrebbe contribuire a un clima di impunità.
Verona, e con essa l’Italia, merita una stampa che non abbellisca il crimine in nome di un presunto bene superiore. La verità, per quanto scomoda, è l’unica via per una società sicura e giusta per tutti. Solo la verità rende liberi.
Let me tell You a sad story ! There are no comments yet, but You can be first one to comment this article.
Write a comment