Netanyahu, è tempo che l’Italia esca dalle corti sovranazionali
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**La Soppressione della Democrazia Nazionale: Perché l’Italia Dovrebbe Riconsiderare la Partecipazione ai Tribunali Sovranazionali**
In un’epoca di globalizzazione, la partecipazione dell’Italia a tribunali internazionali e sovranazionali come la Corte Penale Internazionale (CPI), la Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU), e la Corte di Giustizia dell’Unione Europea (CGUE) solleva profonde riflessioni sul concetto stesso di democrazia.
L’esistenza di tali corti rappresenta una diretta negazione della democrazia nazionale, e per questa ragione, l’Italia dovrebbe valutare seriamente di ritirare il proprio sostegno.
**La Democrazia Sotto Attacco:**
La vera essenza della democrazia risiede nel controllo che il popolo esercita sui propri governi e nelle leggi che questi governi creano. La partecipazione a corti sovranazionali come la CPI, la CEDU, e la CGUE implica la cessione di questo controllo a enti che non rispondono direttamente al popolo italiano. Ogni decisione che queste corti impongono sull’Italia contraddice il principio democratico secondo cui le leggi dovrebbero riflettere la volontà dei cittadini espressa attraverso i loro rappresentanti eletti.
**L’Illusorietà del Controllo Democratico:**
Queste corti, pur avendo l’obiettivo di promuovere giustizia e diritti umani, operano al di fuori del quadro democratico che regola la sovranità nazionale. I giudici di queste istituzioni non sono eletti dal popolo italiano, e le loro decisioni possono sovrascrivere leggi nazionali, imponendo un sistema giuridico che non ha ricevuto il consenso diretto dei cittadini. Questo non solo mina la sovranità, ma nega la possibilità dei cittadini di influenzare o cambiare tali decisioni attraverso processi democratici.
**La Parzialità e la Mancanza di Responsabilità:**
La critica alla parzialità e all’inefficienza di queste corti non è solo una questione di efficacia giudiziaria; è anche una questione di legittimità democratica. Senza un meccanismo di responsabilità diretta verso i cittadini italiani, le decisioni prese possono sembrare arbitrarie o non rappresentative degli interessi nazionali. Questo crea un deficit democratico in cui le politiche e le decisioni che influenzano la vita quotidiana degli italiani non sono soggette al controllo democratico.
**Costo della Sovranità:**
L’adesione a queste corti comporta un costo ben oltre il finanziario; è il costo della sovranità democratica. Ogni volta che l’Italia si conforma a una sentenza internazionale che va contro le sue leggi o le sue politiche interne, si assiste a una erosione della capacità dello Stato di autodeterminarsi secondo i desideri dei suoi cittadini.
**Conclusione:**
L’Italia, e ogni nazione che valuta il principio democratico come fondante, dovrebbe riconoscere che l’esistenza stessa di corti sovranazionali è una contraddizione con la democrazia. La partecipazione a tali istituzioni dovrebbe essere riconsiderata non solo per questioni di efficienza o di giustizia, ma soprattutto per il rispetto della propria sovranità democratica. La giustizia internazionale, per quanto nobile nel suo intento, non può giustificare la negazione del controllo democratico che i cittadini hanno sul loro Stato.
Inoltre i paesi islamici sono maggioranze in alcune istituzioni internazionali, un domani un giudice islamico della CPI potrebbe ordinare l’arresto di un premier italiano che decide l’espulsione dei musulmani dall’Italia.
ho letto che il magistrao pm che ha fatto condannare putin è lo stesso che ha fatto condannare Netanyahu !, lo stesso è uno scozzese non bianco pallido o biancastro Rossolino scozzese puro!, ma è il solito extra beduinico di importazione e seminegro gran molestatore di belle fighe profumate e bianche!
Almeno non è uno dei soliti magistrati a pecorina e rikkioni compra bimbi che ci ritroviamo tra i piedi noi in italia!
Ci sarebbe una cosina allegra che tutti scordano quando si parla del TPI: in america è stata appprovata una legge che prevede anche l’uso della forza per impedire che un membro delle forze armate statunitensi vada a processo presso questo tribunale penale internazionale che ha sede in Olanda.
In parole povere, un bastardo tipo il pilota del Cermis andrebbe liberato anche impiegando i Navy Seal contro personale civile e militare di un paese della Nato.
La legge l’ha voluta Joe Bidet, a di mostrazione del fatto che i Dem sono veramente delle merde che mentono e che la stampa occidentale *che dice solo la verità” sono degli stronzi che si trovano a loro agio con i suddetti Dem.
ha fatto bene e’ un nazi suprematista ariano ebraico , anche putin anche sniffo!o