Toga rossa anti-Salvini ci riprova con Meloni: “Attacco eversivo”

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By V gennaio 28, 2025 16:13

Toga rossa anti-Salvini ci riprova con Meloni: “Attacco eversivo”

Quindi le toghe globaliste dell’Aja aspettano che Al Masri arrivi in Italia da altri paesi europei per chiederne l’arresto e mettere così a rischio gli accordi anti-clandestini tra Italia e Libia. Una volta che il piano viene sventato, le toghe rosse di casa nostra si vendicano indagando mezzo governo. E’ eversione.

“Quel procuratore ci riprova….”. Salvini sull’indagine anti-Meloni della toga rossa.

Le toghe rosse orchestrano un vero e proprio colpo di stato giudiziario contro la democrazia italiana. “Lo stesso procuratore che mi accusò a Palermo ora ci riprova a Roma con il governo di centrodestra”, tuona il leader della Lega. Il centrodestra fa quadrato attorno al premier e ai ministri indagati.

“Dalla parte di Giorgia Meloni, di Piantedosi, di Nordio e di Mantovano”. È un coro unanime quello che si leva dal centrodestra a sostegno del premier, dei ministri e del sottosegretario destinatari di un avviso di garanzia da parte della Procura di Roma in merito alla vicenda del libico Almasri. In un video pubblicato sui social era stata la stessa presidente del consiglio a dare notizia dell’indagine a suo carico per peculato e favoreggiamento, assicurando gli italiani di non essere in alcun modo intimidita dall’azione giudiziaria avviata presumibilmente a seguito della denuncia di un “avvocato ed un ex politico di sinistra”, secondo quanto affermato e ricostruito dalla stessa Meloni. Subito il premier è stato raggiunto dalle corali manifestazioni di sostegno da parte della maggioranza.

“Sono dalla parte di Giorgia Meloni, di Piantedosi, di Nordio e di Mantovano. Difendo la separazione dei poteri e condanno scelte che suonano come una ripicca per la riforma della giustizia”, ha scritto sulla piattaforma X il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. E anche il vicepremier Matteo Salvini non ha fatto attendere la propria reazione, arricchita peraltro da un dettaglio personale. “Giorgia Meloni indagata per il rimpatrio del libico Almasri, avvisi di garanzia per il sottosegretario Alfredo Mantovano e i ministri Matteo Piantedosi e Carlo Nordio. Vergogna, vergogna, vergogna. Lo stesso procuratore che mi accusò a Palermo ora ci riprova a Roma con il governo di centrodestra. Riforma della giustizia, subito!”, ha scandito sui social il leader leghista.

“Solidarietà assoluta al presidente Meloni e a tutti gli altri ministri del governo che hanno ricevuto gli avvisi di garanzia sul caso Almasri”, è arrivata immediatamente anche da Fratelli d’Italia e in particolare attraverso le parole del deputato e presidente della commissione Cultura della Camera, Federico Mollicone. “La solita giustizia surreale e a orologeria. Come ha detto il presidente Meloni, non ci faremo intimidire”, ha commentato l’esponente di Fdi. Per il portavoce di Forza Italia Raffaele Nevi, invece, l’avviso di garanzia recapitato a Giorgia Meloni e ai ministri Nordio e Piantedosi, insieme al sottosegretario Mantovano, “è l’emblema di una magistratura politicizzata che scambia le prerogative e l’autonomia della magistratura per un mezzo per fare politica. Guarda caso lo stesso magistrato che aveva messo sotto processo Salvini e che si è mosso su input – immediatamente recepito – di un avvocato anche lui riconducibile alla sinistra”.

“Esprimiamo la nostra massima vicinanza alla Meloni, ai ministri e al sottosegretario alla presidenza. Siamo certi che non si faranno impaurire da questo che non esitiamo a definire un attacco eversivo.

Questo ci induce ad essere ancora più decisi a riformare la magistratura italiana, in particolare per ciò che attiene la valutazione dei magistrati che debbono essere chiamati a rispondere di ciò che fanno”, ha scritto in una nota il portavoce forzista.

Toga rossa anti-Salvini ci riprova con Meloni: “Attacco eversivo” ultima modifica: 2025-01-28T16:13:32+00:00 da V
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