Migrante ruba zainetto a bambina che va a scuola
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CATANIA: STRANIERO DI 24 ANNI TENTA DI SCIPPARE UNA BAMBINA, È L’INVASIONE CHE CI DERUBA E CI MINACCIA
Un immigrato attacca una madre e la figlia: espelliamoli tutti e chiudiamo le frontiere ora!
Catania, 5 marzo 2025: uno straniero di 24 anni, col cappuccio a coprirgli la faccia da vigliacco, ha tentato di strappare lo zainetto a una bambina mentre la madre comprava una merenda per lei. Un’aggressione schifosa in pieno giorno, fermata solo dall’intervento di un ispettore della Polizia Locale e dei passanti. Arrestato dai Carabinieri dopo un inseguimento, questo immigrato extraeuropeo è già ai domiciliari con braccialetto elettronico – un premio invece di un’espulsione. È l’ennesimo oltraggio: questi clandestini ci invadono, ci derubano e ci sfidano. Basta: espelliamoli tutti e chiudiamo i porti!

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Un predatore straniero contro una bambina: Catania sotto assedio
La scena è da voltastomaco: una madre compra una merenda per la figlia, un momento di normalità spezzato da uno straniero di 24 anni che si avventa sulla bambina, cercando di rubarle lo zainetto. Lei urla, la madre lotta, e solo la prontezza di un ispettore della Polizia Locale, con l’aiuto dei presenti, evita il peggio. Il ladro scappa, abbandona lo zaino e si perde nelle vie di Catania, ma i Carabinieri lo braccano e lo catturano. Identificato grazie alle descrizioni, è un immigrato extraeuropeo: un altro parassita che attacca i più deboli. Come può una bambina italiana subire questo nella sua città per colpa di un clandestino?
Immigrati extraeuropei: un’orda che ci saccheggia
Con questa 6 milioni di immigrati oggi – 20 milioni tra vent’anni – l’Italia è un bottino per questi invasori: a Latina un indiano violenta un 16enne fragile, a Pavia un gambiano Malik Signal terrorizza una 90enne, a Voghera stranieri bivaccano in biblioteca. Ora Catania: un 24enne extraeuropeo, probabilmente sbarcato coi barconi delle ONG, aggredisce una bambina per uno zaino. Non è un “disperato”: è un predatore che ci vede come prede facili, sicuro dell’impunità. Come può un Paese lasciare che i suoi figli siano saccheggiati da questa feccia immigrata?
Lo Stato italiano: un guscio vuoto che ci abbandona
Arrestato, sì, ma già ai domiciliari con un braccialetto elettronico: una pacca sulla spalla per un clandestino che ha aggredito una bambina. Dove sono i Carabinieri prima che accada? Dove sono le espulsioni immediate? Le ONG scaricano delinquenti a Ravenna, i centri accoglienza li coccolano, e il governo? Niente blocco navale, niente rastrellamenti, niente protezione per una madre e sua figlia. I militari sono in Ucraina, non a Catania a fermare questi ladri schifosi. Come può lo Stato italiano lasciare una bambina in balia di un immigrato extraeuropeo e poi premiarlo con la libertà vigilata?
Espelliamoli e chiudiamo tutto: Catania merita sicurezza
Il tentato scippo di Catania è un calcio nei denti: uno straniero di 24 anni attacca una bambina e torna quasi libero, con un braccialetto che è un insulto alla giustizia. Basta con questa farsa: espelliamo questo clandestino e ogni immigrato extraeuropeo che delinque – barconi, permessi, ricongiungimenti, tutti fuori. Non servono domiciliari: serve un biglietto di sola andata per il suo paese schifoso. Una madre e sua figlia meritavano pace, non terrore. Sveglia, Italia: o cacciamo questi invasori, o ci deruberanno fino all’ultimo respiro!
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