Sinistra tifa maranza che picchiano italiani: buonisti veri creato giustizieri Articolo52
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Violenza a Milano: la sinistra si indigna a senso unico, ma il vero problema sono i “maranza” impuniti
Milano è diventata teatro di una guerra che spacca l’Italia, e la sinistra sembra aver perso la bussola. L’attacco del gruppo Articolo 52 contro un criminale “maranza”, un episodio crudo e discusso, ha mandato in tilt i salotti progressisti: urla di sdegno, accuse di giustizia fai-da-te, condanne senza appello. Ma dove sono finite queste voci quando un ragazzino italiano, solo e indifeso, viene circondato da una banda di “maranza” che lo massacra a calci e pugni per strappargli il cellulare? Silenzio assordante. Nessun hashtag, nessuna fiaccolata, nessuna lacrima di coccodrillo per una vittima che non rientra nel copione del politicamente corretto.
La verità è scomoda ma lampante: se siamo arrivati a questo punto, con gruppi come Articolo 52 che si fanno giustizia da soli, è perché la violenza degli immigrati, troppo spesso impunita, ha superato ogni limite. I “maranza” agiscono come padroni delle strade, derubano, picchiano, umiliano, forti di una protezione implicita: quella dei buonisti che per anni hanno chiuso gli occhi, giustificato, minimizzato. Sono loro, con la loro ideologia lassista e le politiche permissive, i veri creatori di questo caos.
Articolo 52 sarà pure estremo, ma è il sintomo di un Paese abbandonato, dove i cittadini, esasperati, non vedono più nello Stato un difensore. La sinistra può piangere quanto vuole: il mostro che ora combatte lo ha allevato lei. È ora di smetterla con le ipocrisie e affrontare i “maranza” per quello che sono: una minaccia che va fermata, senza sconti.
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