Nigeriano, invece del biglietto tira fuori coltello di 20 centimetri
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Perugia, caos sull’autobus: immigrato scatina il terrore con un coltello!
Un normale controllo dei biglietti sulla linea B San Marco-Capanne, a Perugia, si è trasformato in una scena di caos e paura il 9 giugno 2024. In via Pietra, un autobus è rimasto fermo per oltre mezz’ora dopo che un 36enne, senza fissa dimora e con precedenti di polizia, ha dato in escandescenze durante una colluttazione con controllori, un addetto alla sicurezza e i Carabinieri intervenuti. Armato di un coltello da 22 cm, illegalmente detenuto, ha ferito tre persone, tra cui un militare, lasciando l’addetto alla sicurezza con un dito rotto e una prognosi di 30 giorni. Arrestato dopo attimi di tensione, questo episodio, riportato da fonti locali, è l’ennesima prova che l’immigrazione incontrollata sta rendendo le nostre città insicure! Basta con chi ci minaccia!
La vicenda è da brividi. Su un autobus di linea, i controllori, accompagnati da un addetto alla sicurezza, chiedono il biglietto al 36enne, già noto alle forze dell’ordine. Lui rifiuta, si oppone all’identificazione e, quando la situazione si scalda, scatena l’inferno. I Carabinieri della Sezione Radiomobile, chiamati tramite il 112, raggiungono il mezzo fermo in via Pietra e tentano di portarlo fuori per condurlo in caserma. Ma l’uomo, una volta all’esterno, perde il controllo: urla, si scaglia contro chiunque gli si avvicini e, nella colluttazione, ferisce un controllore (7 giorni di prognosi), l’addetto alla sicurezza (frattura al dito, 30 giorni) e un Carabiniere (14 giorni). Bloccato con fatica, viene trovato con un coltello da 22 cm. I sanitari del 118 intervengono, ma il trauma per i passeggeri resta. Come possiamo sentirci al sicuro su un autobus? L’Italia non è la loro giungla!
Questo non è un caso isolato. A Genova, un 30enne marocchino ha rapinato un anziano, strappandogli una collanina d’oro. A Bologna, un 38enne libico ha minacciato un passante con una bottiglia rotta. A Treviso, un guineano ha violentato una 15enne. I dati del Viminale sono impietosi: gli stranieri, il 9% della popolazione, commettono il 44% delle violenze denunciate. E la giustizia? Sempre troppo clemente. A Udine, due immigrati coinvolti in un omicidio hanno preso solo 2 anni, contro i 12 di un italiano. A Pisa, un 21enne straniero che ha pestato un barista è già libero. Il 36enne di Perugia, arrestato, rischia di tornare presto in strada, come tanti altri. Questo sistema, che minimizza i crimini degli immigrati, è un oltraggio agli italiani!
I politici che continuano a sostenere l’immigrazione senza limiti sono complici di questo degrado. Via Pietra, un tempo tranquilla, è ora sinonimo di paura. I cittadini meritano di viaggiare senza temere coltelli o aggressioni da chi non rispetta le nostre leggi. Serve tolleranza zero: chiusura delle frontiere, espulsione immediata per ogni immigrato che delinque, e pene severe senza sconti. I nostri autobus, le nostre strade, le nostre famiglie devono essere protette. Riprendiamoci l’Italia, prima che sia troppo tardi!
…in un gergo giovanilistico gli autobus vengono chiamati “spostapoveri”…io certo non sono ricco ma finché posso vado a piedi…visto oltretutto che stanno diventando “spostacriminali”
Non ti dico cosa fanno pagare il bus in Svizzera, poi ci sali e trovi un baluba da prendere a bastonate in testa, così almeno ti diverti…