Sfilata gay pride nel giorno del funerale del carabiniere eroe

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By V giugno 14, 2025 11:31

Sfilata gay pride nel giorno del funerale del carabiniere eroe

La Vergogna del Gay Pride nel Giorno del Lutto per Carlo Legrottaglie. Non sappiamo se anche stavolta in prima fila ci saranno Schlein e Zan, ma non ne saltano uno.

Oggi, 14 giugno 2025, l’Italia vive un contrasto stridente, un insulto alla memoria di un eroe caduto e alla dignità di una nazione in lutto. Mentre a Ostuni migliaia di persone si riuniscono per dare l’ultimo saluto al brigadiere capo Carlo Legrottaglie, assassinato a 59 anni durante un inseguimento a Francavilla Fontana, a Roma e in altre città sfila l’oscena carnevalata del Gay Pride.

Carlo Legrottaglie, padre di due figlie, marito devoto, servitore dello Stato, è morto nell’adempimento del suo dovere, a un giorno dalla pensione, inseguendo rapinatori armati che avevano colpito un distributore di carburanti. La sua vita, dedicata alla sicurezza degli italiani, è stata spezzata da criminali senza scrupoli, lasciando un vuoto incolmabile nella sua famiglia e nella comunità di Ostuni, che lo ricorda come un “gigante buono”.

Eppure, mentre la Puglia piange e l’Italia onora un uomo che ha sacrificato tutto per la legge e l’ordine, una parata colorata e chiassosa occupa le strade della capitale, celebrando con ostentazione e provocazione un’agenda che nulla ha a che fare con il rispetto per la tragedia di un eroe. Questo Gay Pride, con i suoi carri, i suoi slogan e la sua esaltazione spesso al confine della volgarità e oltre, non è solo una manifestazione oscena, ma soprattutto un atto di profonda insensibilità verso il dolore di una nazione.

Dove sono il rispetto, la decenza, il senso di comunità? Come si può giustificare una festa carnevalesca nello stesso giorno in cui un carabiniere, simbolo di dedizione e coraggio, viene sepolto tra le lacrime dei suoi cari? La scelta di mantenere il Gay Pride in questa data non è casuale; è un segnale di arroganza, di una cultura che antepone l’autocelebrazione al lutto collettivo, che ignora il sacrificio di chi, come Carlo, ha messo la sicurezza degli altri prima di sé stesso.

E la sinistra, sempre pronta a gridare allo scandalo per le cause che le convengono, tace. Nessun rinvio della parata, nessun gesto di solidarietà per la famiglia Legrottaglie, nessun segno di rispetto per un uomo che ha dato la vita per tutti noi. Questo silenzio è complice, un’ulteriore prova di come certi ambienti preferiscano celebrare le proprie battaglie ideologiche piuttosto che riconoscere il valore di un servitore dello Stato. La stessa sinistra che si mobilita per i delinquenti in fuga, come certi casi recenti a Milano, non ha speso una parola per Carlo, perché la sua storia non si adatta alla loro narrativa.

L’Italia merita di meglio. Merita una società che onori i suoi eroi, che metta il lutto e il rispetto al primo posto, che riconosca il valore di chi, come Carlo Legrottaglie, ha dato tutto per proteggerci. Sfilare oggi al Gay Pride è una vergogna, un affronto alla memoria di un uomo che rappresenta il meglio di noi. È tempo di dire basta a questa mancanza di rispetto, a questa superficialità che calpesta il sacrificio di chi ha servito l’Italia fino all’ultimo respiro. Carlo merita silenzio, preghiera e onore, non carri e tamburi di una minoranza esibisionista e capricciosa.

Sfilata gay pride nel giorno del funerale del carabiniere eroe ultima modifica: 2025-06-14T11:31:55+00:00 da V
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By V giugno 14, 2025 11:31
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3 Comments

  1. Ul Gigi da Viganell giugno 14, 12:26

    Proprio non ce la fanno a capire, le zecche: essere di sinistra è una malattia mentale…

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  2. Steobaldo giugno 14, 12:27

    Zan…basta la faccia..basta la parola….possibile essere orgogliosi del fatto di confondere un’uscita con un’ entrata…provate a entrare in supermercato passando dall’uscita senza acquisti….den…den…den…dobi…dobi…dobi…

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  3. Ul Gigi da Viganell giugno 14, 17:38

    Chissà, magari li manderanno veramente in uKraina a farsi ammazzare dai Russi…

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