Ragazzino italiano massacrato dai compagni di scuola islamici: fugge sanguinante
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Rabbia a Forlì: Immigrati di Seconda Generazione Massacrano un Ragazzo Italiano, Dove Siamo Arrivati?
È un’indignazione furiosa che scuote Forlì! Martedì 17 giugno 2025, un ragazzo italiano di 18 anni, studente di Ragioneria, è caduto in una trappola orchestrata da compagni di scuola tunisini, finendo massacrato senza pietà. Tutto è iniziato nel Parco Urbano, in pieno giorno alle 18:00, mentre passeggiava con una compagna tunisina. Una telefonata in arabo, l’arrivo del “fratello” con altri due complici di 23-24 anni, e la ragazza che scompare, lasciando il ragazzo solo con il terzetto minaccioso. Con spintoni e insulti – “Non chiamare la polizia o la tua vita sarà un inferno” – lo hanno trascinato in un’area isolata, derubandolo di portafogli, telefono, soldi e collanina. Poi, la brutalità: pugni in faccia, calci al corpo, fino a farlo stramazzare al suolo, insanguinato e dolorante, con un referto medico di 5 giorni di prognosi. E il peggio? Decine di persone hanno assistito, ma nessuno è intervenuto, lasciando il ragazzo a fuggire terrorizzato verso viale Salinatore, fino a implorare aiuto in un negozio. Ivana Musella, la madre, è furiosa: “Incredibile, indegno! Davanti al chiosco della piadina, e nessuno ha mosso un dito!”
Questa è la vergogna di un’Italia tradita dall’invasione di seconda generazione! Questi giovani, figli di immigrati accolti senza controllo, si sono trasformati in predatori che terrorizzano i nostri ragazzi. A Padova, una coppia è stata picchiata da una maranza; a Civitanova, il lungomare è un campo di battaglia; a Trieste, 50 minorenni seminano il panico. Il Viminale lo conferma: il 9% degli stranieri commette il 44% delle violenze. E il governo Meloni? Dopo tre anni, 274.701 clandestini sbarcati, 27.000 nel 2025, e rimpatri ridicoli – 112 contro 2.201 sbarchi in una settimana. La sentenza della Consulta che rende l’ingresso illegale un reato e quella di Palermo che libera i porti dalle ONG sono armi sprecate se non si agisce! Basta accoglienza, servono tolleranza zero, espulsioni di massa, e confini blindati. Ivana ha ragione: “Non è possibile che succeda a Forlì!” Meloni, proteggi i nostri figli o vattene! L’Italia non è una preda!
…non mi sembra difficile: Romagna solatia dolce paese dove regnarono Guidi e Malatesta dove regnò pure Merdaccin cortese lo strapelato coadiuvato da lesbica la lurida…l’avete voluti…godeteveli!
(Forlì è in Romagna se non erro…)
Dici bene. Io sono di Forli, covo di partigiani e comunisti che lottarono contro i “fassisti” per svendere la libertà e regalare culi e fighe delle loro nipoti a negri/beduini/sottosviluppati del terzo, quarto e quinto mondo. La miglior città d’Italia, la più vivibile fino a 15 anni fa, diventata un inferno di trogloditi umanoidi di merda.