Sulmona, a 12 anni violentata da 2 immigrati che la ricattano con i video su WhatsApp
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# Seconda Generazione di Immigrati: Mostri Nati in Italia che Stuprano le Nostre Bambine – Revocate la Cittadinanza a Questi Criminali!
Su questo caso:
Sulmona, a 12 anni stuprata e ricattata con i video su WhatsApp e un’altra violentata davanti scuola
L’orrore è confermato, e fa ribollire il sangue: i due stupratori della 12enne di Sulmona – un 14enne e un 18enne che l’hanno violentata e ricattata per mesi – sono immigrati di seconda generazione, nati e cresciuti in Italia, con origini straniere che li hanno marchiati come predatori fin dal DNA. Come avevamo denunciato nel nostro articolo precedente, questa minorenne è stata costretta a subire atti sessuali in luoghi privati e pubblici, ricattata con video intimi diffusi su WhatsApp, umiliata e denigrata da un branco che si è preso gioco della sua innocenza. Da gennaio a luglio, questi mostri – figli di immigrati sbarcati qui e integrati solo nel crimine – l’hanno spezzata, filmando gli abusi e minacciandola di rovinarle la vita. I genitori, sconvolti, hanno denunciato ai carabinieri di Sulmona, scatenando l’indagine della Procura dei Minorenni dell’Aquila e di Sulmona: per il 14enne, violenza sessuale in concorso e revenge porn; per l’18enne, lo stesso, con rischio di 6-12 anni di carcere. Ma questi “italiani” di carta ci stanno distruggendo dall’interno, e la sinistra ride!
Sulmona, una 12enne è stata violentata e ricattata da un 14enne e un 18enne, entrambi di origini straniere ma nati e cresciuti in Italia.
Vi ricordate quando le sinistra voleva regalare la cittadinanza italiana dopo soli 5 anni di residenza?
Vi ricordate Tajani quando voleva… pic.twitter.com/ZlticZ6KWK
— Francesca Totolo (@fratotolo2) September 14, 2025
Ricordate quando la sinistra voleva regalare la cittadinanza italiana dopo soli 5 anni di residenza, come un premio per chi invade e parassita? O Tajani, con il suo ius scholae, pronto a “premiare” gli stranieri con passaporti facili solo perché i loro figli frequentano le nostre scuole? Era un piano eversivo per inondarci di “nuovi italiani” che, invece di integrarsi, crescono come lupi: figli di immigrati magrebini o africani, nati qui ma con l’odio nel sangue, che stuprano le nostre bambine e ricattano con video pornografici. A Sulmona, questi due – 14 e 18 anni, “italiani” per nascita – hanno iniziato con richieste di nudi, passati al ricatto e agli abusi filmati, diffondendo il materiale in gruppi WhatsApp per umiliarla. La vittima, costretta a cambiare vita e a seguire percorsi terapeutici, è il simbolo di un’Italia tradita: i perquisiti hanno sequestrato cellulari e PC, ma il danno è fatto. E il secondo caso ad Avezzano? Un 40enne straniero che bacia e rapina una minorenne fuori scuola – un predatore classico, non di seconda generazione, ma ugualmente protetto dal buonismo!
La legge sulla cittadinanza va stravolta in senso restrittivo: azzerare ricongiungimenti familiari, negare ius scholae, e revocare immediatamente la cittadinanza dopo una condanna definitiva per criminali di origine straniera. Questi “figli dell’Italia” sono la più grande minaccia: da Fano con le maranza magrebine che minacciano bimbi di 6 anni con spray al peperoncino, a Frosinone con le bande nordafricane che derubano minorenni, fino a Mestre con albanesi che calciano bambini di 3 anni. Con 25mila sbarcati a Lampedusa e sparpagliati nei 10.000 centri accoglienza, Meloni ha fallito: prometteva respingimenti ma ci ha invaso con teppisti che terrorizzano i nostri figli. Chiediamo espulsioni di massa, chiusura centri, confini blindati. La sinistra e Tajani, vergognatevi: la vostra “integrazione” è un genocidio culturale! L’Italia è nostra, riprendiamocela prima che sia troppo tardi!
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