Il partito di Allah in Italia vuole abolire il Natale – VIDEO

Vogliono cancellare il Natale. Lo chiamano “festa discriminatoria”, un retaggio pagano-cristiano che offende la sensibilità musulmana. L’obiettivo è chiaro: togliere il 25 dicembre e Santo Stefano dal calendario delle festività nazionali per sostituirli con l’Eid al-Fitr e l’Eid al-Adha. Non è una richiesta isolata: arriva direttamente dai vertici e viene ripetuta in ogni convegno dove si parla di “pari dignità”.

Vogliono che le scuole italiane si fermino per tutto il mese di Ramadan. Non si accontentano più del rispetto per chi digiuna: a Torino, Bologna, Milano sono già state presentate petizioni ufficiali per sospendere le lezioni nelle classi dove gli alunni musulmani superano il 30%. Il motivo apparente è la stanchezza dei bambini. Quello reale è piegare il calendario scolastico italiano al calendario islamico.

Vogliono la poligamia riconosciuta come diritto religioso. Imam di moschee romane lo dicono senza giri di parole nei video che girano su TikTok e Telegram. Associazioni di avvocati musulmani hanno già depositato ricorsi alla Corte Europea per far cadere il divieto, sostenendo che viola la libertà di credo.

Vogliono la sharia, almeno nei quartieri dove sono maggioranza. Iniziano con l’arbitrato familiare “volontario”, poi passeranno alle eredità, ai divorzi, alle punizioni. È lo stesso copione già andato in scena nei sobborghi di Londra, Bruxelles, Malmö: prima i tribunali paralleli, poi le zone dove la legge italiana semplicemente non entra più.

E non nascondono l’obiettivo finale. I leader del nascente partito lo ripetono in ogni raduno: «Gli italiani fanno sempre meno figli, noi ne facciamo cinque o sei a famiglia. Tra quindici o vent’anni saremo il gruppo demografico più numeroso. Nel 2040 entreremo in Parlamento in massa e faremo le leggi che vogliamo». Applausi. Nessun imbarazzo.

È demografia armata, è strategia politica dichiarata, è ricatto futuro già annunciato.

Mentre noi ci perdiamo in bonus bebè che non invertono la tendenza e in dibattiti sul “diritto di pregare in strada”, loro costruiscono un blocco etnico-religioso che punta al 10-15% dei seggi già entro il 2035. Una volta dentro le istituzioni, basterà minacciare di far cadere maggioranze fragili per ottenere tutto: dal velo obbligatorio nelle scuole alla carne halal nelle mense, fino alla progressiva cancellazione dei nostri simboli.

Non è odio. È ciò che dicono loro stessi, con orgoglio e senza più filtri.

Se non fermeremo subito questa deriva – bloccando completamente l’immigrazione dai Paesi islamici, smettendola di finanziare con i soldi degli italiani moschee e associazioni radicali, imponendo a chiunque voglia restare l’accettazione totale della laicità e della Costituzione – tra vent’anni i nostri figli vivranno in un Paese dove il Natale sarà solo un vecchio ricordo, dove le campane suoneranno in sordina per non disturbare, dove una donna in gonna sarà considerata una provocatrice.

L’Italia o resta laica e legata alle sue radici cristiane, o diventerà l’ennesimo califfato europeo con il Colosseo sullo sfondo.

Non è allarmismo.
È ciò che stanno urlando loro, oggi.
Domani potrebbe essere troppo tardi.

Il partito di Allah in Italia vuole abolire il Natale – VIDEO ultima modifica: 2025-11-30T23:22:30+00:00 da V