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A Udine, un cittadino ghanese di 32 anni è stato condannato a 10 anni di reclusione per un reato orribile di violenza sessuale commesso nel 2022. La vittima, una minorenne, è stata ingannata dall’immigrato ghanese con la promessa di fumare uno spinello. Dopo aver consumato la sostanza è stata trascinata in un campo isolato dove l’immigrato ha abusato di lei, ignorando i suoi disperati tentativi di fermare l’aggressione.

Altri Tentativi di Avvicinamento e Stalking da Parte dell’Immigrato Ghanese

Non contento, l’immigrato ghanese ha continuato a perseguitare la minorenne. Nell’agosto successivo, ha incontrato di nuovo la ragazza in via Aquileia, tentando di attirarla con la promessa di droghe. Dopo il rifiuto della giovane, l’ha aggredita fisicamente, ma lei è riuscita a fuggire e a denunciare l’accaduto alla polizia. Successivamente, l’immigrato ghanese ha cercato di contattarla telefonicamente e, una settimana dopo, ha molestato ulteriormente la vittima, toccandola in modo inappropriato.

Condanna e Espulsione dell’Immigrato Ghanese

Il pubblico ministero aveva chiesto una pena di dodici anni di carcere, ma il tribunale, con una clemenza che grida vendetta, ha ridotto la condanna a dieci anni. È stata anche disposta l’espulsione dell’immigrato al termine della sua pena, l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e da qualsiasi incarico in scuole o strutture frequentate da minorenni. Tuttavia, il difensore dell’immigrato ghanese ha già annunciato che valuterà la possibilità di fare ricorso in appello, dimostrando ancora una volta come il nostro sistema giudiziario sia troppo indulgente con chi non merita di stare nel nostro paese.

Politici e Magistrati Complici

Questa condanna è un affronto alla giustizia e alla sicurezza della nostra nazione. Politici che permettono a individui come questo immigrato ghanese di entrare e restare in Italia sono direttamente responsabili di questo orrore. Magistrati che non riescono a infliggere la pena massima per crimini così gravi, e che addirittura permettono appelli che potrebbero ridurre ulteriormente la pena, sono parte del problema. L’Italia non può continuare a essere un rifugio per criminali immigrati mentre i nostri giovani sono in pericolo. È tempo di una vera svolta nelle politiche migratorie e nella giustizia, per proteggere i nostri cittadini e rimandare indietro chi non rispetta le nostre leggi e la nostra civiltà.